Assassin's Creed III (2012)

Assassin's Creed III (2012)

 

Ci sono saghe che nascono dal nulla e diventano inaspettatamente dei giochi di culto, capaci di nutrire schiere di fan e di segnare incassi stratosferici anche a distanza di anni dall’ esordio. E’ il caso di Metal Gear Solid, Resident Evil e il più recente Assassin’s Creed, saga nata su PS3 e arrivata oggi al suo quinto capitolo. Assassin’s Creed III è tutto quello che i fan aspettavano e, a mio parere, un gioco imperdibile anche per chi di Altair e compagni non ne ha mai sentito parlare.

 

IL GRAN FINALE

Certo, ormai ci siamo abituati ma è ancora oggi notevole la qualità narrativa di questa saga, con una sceneggiatura e una regia qualitativamente superbi e perfettamente integrati con la struttura di gioco, capace di figurare al fianco di Colossi come Uncharted o il già citato Metal Gear Solid. Una volta avviata la campagna potremo godere di un filmato introduttivo che riassumerà brevemente le vicende vissute negli scorsi capitoli, ma c’ è da dire che ai novizi servirà ben poco dato che descrivere una saga corposa e articolata come questa in pochi secondi è a dir poco impossibile. Meglio di niente, comunque. Narrativamente parlando, quest’ ultimo episodio ha ampiamente mantenuto le aspettative: partiremo nuovamente con Desmond (il vero protagonista) impegnato a connettersi all' Animus per l' ultima volta nel tentativo sventare la catastrofe prevista per il 21/12/2012. Ben presto vestiremo i panni di altri personaggi che occuperanno la scena per gran parte dell' avventura, quest' ultima ambientata verso la fine del '700. Durante un lunghissimo tutorial controlleremo Ethan Kenway, un Assassino in viaggio dal Vecchio Continente fino alla selvaggia America alla ricerca del luogo in cui utilizzare una misteriosa “chiave” (i fan hanno capito a cosa mi riferisco, vero?). L' incipt è piuttosto lungo e lineare ma perfettamente integrato con la trama, dando modo agli appassionati di non annoiarsi e ai novizi di imparare con calma le basi dei controlli. Ma è quando entra in scena Connor che Assassin's Creed III esprime tutto il suo potenziale: libertà d' azione ed esplorazione smisurati, storia avvincente e scene a dir poco spettacolari. L'unica pecca è il ritmo eccessivamente lento di certe fasi di gioco, e alcune meccaniche che si ripetono all'eccesso, ma l'introduzione di alcune novità (ma a quelle ci arriveremo dopo) e l'ottima varietà delle missioni assicurano ore e ore di divertimento tra omicidi, pedinamenti, esplorazioni, fughe spericolate e le scalate acrobatiche tipiche della serie (“automatiche" come al solito, ma ancora spettacolari e divertenti).
Personaggi e ambientazioni sono estremamente curati, stilisticamente perfetti e verosimili, e stupisce la cura riposta dagli sviluppatori per ricostruire il più dettagliatamente possibile l' America coloniale. Che si parli di Boston o New York poco importa, gli scenari sono maestosi e ricordano molto, per struttura e stile, il vecchio west ammirato in Red Dead Redemption con città, campagne e boschi sterminati. E' stato fatto un lavoro davvero immenso, con una cura maniacale per qualsiasi aspetto storico/culturale dell' epoca (esattamente come accaduto negli episodi passati). Ciò che stupisce di più è la sua capacità di far riflettere: camminando per le strade americane ci si imbatte in malati di vaiolo, rivoltanti che inneggiano l'indipendenza, poveri contadini martoriati da tasse e sfruttatori, gente che cade in nome della libertà... e allora si comincia a pensare a quante persone, prima di noi, hanno sofferto, combattuto e sono caduti per dare alle generazioni future una vita dignitosa. Quanti videogiochi possono vantarsi di questo?

 

 (Graficamente è eccellente, ma non mancano difetti visivi e vistosi bug)

 

Tornando al gioco, in cosa si distingue esattamente Assassins Creed III dal resto della saga? Innanzitutto nella presenza di spettacolari sezioni navali: in alcune fasi della storia (e in alcune missioni secondarie slegate da essa) potremo comandare un vero e proprio veliero e combattere navi nemiche a suon di cannonate. Inizialmente può sembrare una feature inutile e noiosa (soprattutto nelle missioni legate alla storia), ma nelle fasi più avanzate diventerà una pratica utilissima e per niente banale, anzi, si può dire che si tratti di una delle novità più gustose e divertenti introdotte da Assassins Creed da tre anni a questa parte. Un “plus” decisamente gradito, che va a incrementare ulteriormente la varietà e la profondità del gameplay.

Piacevolissime le nuove sezioni in campo aperto: muoversi tra i boschi saltando da un albero all' altro è davvero emozionante e per niente monotono come può sembrare, grazie alla presenza (oltre che dei nemici di turno) di animali selvatici più o meno pacifici: può capitare infatti, anche nel bel mezzo dell' azione, di venire assaliti da bestie pericolose pronte a procurarsi il pasto. Insomma, molto simile a quanto visto in Red Dead Redemption, ma reso più avvincente dalle notevoli capacità acrobatiche e combattive del protagonista e dall'equipaggiamento a sua disposizione (come trappole o esche). Non mancano negozi in cui acquistare nuove armi e oggetti, la possibilità di saccheggiare i cadaveri dei nemici o di trasportare gli stessi, la presenza di armi da fuoco (con un sistema di mira assistito), la possibilità di allontanare da noi un gruppo di orfanelli gettando a terra qualche spicciolo e altre classiche lezioni di stile sparse qua e là. L' approccio free roaming della saga con Assassins Creed III raggiunge insomma livelli eccellenti: durante le missioni avremo buona libertà di scelta su come muoverci e come agire, e fuori dalla storyline le cose funzionano anche meglio: è possibile intraprendere numerose attività, girovagare nel mondo di gioco alla ricerca di collezionabili e oggetti preziosi, esplorare i sotterranei delle città per sbloccare punti di accesso... di certo la noia non manca, e chi conosce (e apprezza) la saga lo sa benissimo. I combattimenti, come sempre, occupano una buona fetta del gameplay e, allo stesso tempo, ne rappresentano il suo tallone d'achille: veloci, frenetici, spettacolari, ma anche banali e poco profondi. Le armi e i gingilli per divertirsi non mancano di certo (tra le novità figura il silenzioso e letale Arco) e gli scontri con armi bianche funzionano ancora alla grande nonostante la mancanza di novità di spessore, ma dispiace constatare che l' IA rende ancora le cose troppo semplici e approsimative. Non che questo sia un vero difetto (dopotutto non si tratta di un action o di un picchiaduro), ma non aspettatevi dei combattimenti impegnativi o in grado di togliervi molte soddisfazioni.

Al di là di quello che può sembrare, insomma, le novità vere e proprie sono molto scarse ed è un peccato che non si sia osato di più: il terzo episodio non fa niente di così diverso dai precedenti (persino l' online è rimasto immutato) ma perlopiù si “limita” (e chiamalo niente) a migliorarli sotto tutti gli aspetti, a limare alcuni dettagli e ad offrire un' esperienza in linea con gli standard (ottimi) della saga. Chi si aspettava un capitolo innovativo ne rimarrà deluso, tutti gli altri si troveranno tra le mani un titolo mostruoso, capace di stregare ogni amante dell' avventura e della storia.

 

UN’ AVVENTURA (QUASI) DI QUALITA’

Graficamente parlando è evidente che ci troviamo di fronte ad un colossal videoludico, anche se devo dire che sono rimasto un po’ deluso da alcuni aspetti: i personaggi sono meno dettagliati di quello che mi aspettavo (soprattutto per quanto riguarda le espressioni facciali), alcune texture nelle ambientazioni non sono molto più avanzate rispetto a quelle viste in Revelations (le sbavature si notano soprattutto nei filmati e nei primi piani) e qualche zona appare un pò spoglia. Per non parlare poi, in certe occasioni, dell' instabilità del frame rate e dell esagerato numero di bug grafici nel corso di tutta la storia (con personaggi che compaiono e scompaiono, compenetrazioni tra poligoni ecc), ma una volta messo piede nell’ enorme mondo di gioco tutti questi difetti riescono il più delle volte (non sempre) a passare in secondo piano, surclassati da un’ enormità di chicche grafiche assolutamente stupefacenti: le animazioni superbe, la varietà e la vastità delle ambientazioni, il senso di "realismo" generale, l' alternanza delle stagioni, la riproduzione fedele e dettagliata di questa affascinante epoca storica (fine '700, appunto). Allucinante, a volte, la quantità di dettagli presenti contemporaneamente su schermo, come personaggi e oggetti, per non parlare di effetti speciali come acqua, fuoco, esplosioni e i giochi di luci e ombre (mastodontiche le scene di guerra, con migliaia di soldati su schermo che se la danno di santa ragione). Insomma, nel complesso abbiamo di fronte un lavoro grafico ambizioso, ma non posso chiudere un occhio sui suoi numerosi difetti (che col tempo verranno, si spera, corretti tramite patch). Il sonoro invece è tutto un altro paio di maniche, con temi musicali INCREDIBILI, un doppiaggio in italiano ultraprofessionale (tra i migliori degli ultimi anni) ed effetti più che buoni (anche se non sempre perfettamente sincronizzati). Sembra davvero di ascoltare un capolavoro cinematografico.

 

 (Con l arrivo di Connor, le cose si faranno decisamente più interessanti)

 

Ottimi come sempre l’ interazione con gli scenari e la libertà d’ azione nel corso di tutta l’ avventura (eccetto ovviamente alcuni tratti un po' troppo lineari e monotoni ma necessari ai fini della storia), con una moltitudine di zone da raggiungere e la possibilità di scegliere l’ approccio più adatto al nostro stile e alla nostra filosofia (potremo evitare le zone “calde” arrampicandoci sui tetti, assassinare i nostri nemici silenziosamente, optare per un approccio più diretto e via dicendo). Tornano poi la possibilità di mescolarsi alla folla, di scansare i passanti, insomma le solite chicche che rendono Assassin's Creed estremamente completo e giocabile. I controlli sono quelli “classici” di sempre e non hanno subito stravolgimenti o novità importanti, semplicemente sono stati ulteriormente raffinati per rendere l’esperienza ancora più piacevole e intuitiva. Giudizio negativo invece per quanto riguarda l' IA avversaria, ancora troppo arretrata (pochi i passi in avanti: i nemici spesso si fanno abbattere uno ad uno come mosche e non ricorrono a nessun tipo di strategia o gioco di squadra); nemmeno passanti e compagni di squadra godono di una IA molto verosimile (le loro reazioni a ciò che gli avviene intorno non sono sempre esattamente realistiche)... Ma ciò che rende divertente il gameplay di Assassin’s Creed è il fatto di avere un vero e proprio mondo a nostra disposizione, con una libertà d' azione pressoché illimitata: le abilità atletiche del protagonista ci permettono di scalare pareti, effettuare salti incredibili, arrampicarci sugli alberi e qualt’ altro, con un’ infinità di appigli e oggetti a cui aggrapparsi. Si ha quasi la sensazione di avere il mondo nelle nostre mani, da vivere senza limiti.

La longevità si attesta su ottimi livelli: campagna sufficientemente lunga e rigiocabile con molti extra, segreti, collezionabili e missioni secondarie (non sempre riuscite), la possibilità di creare e gestire una tenuta (anche questo aspetto andava curato di più e alla lunga non appassiona quanto dovrebbe), online tutto sommato divertente e, per i possessori di PS3, un’ ora di missioni e contenuti speciali aggiuntivi, oltre poi alla possibilità di condividere extra con lo spin off esclusivo per PSVita (Assassin’s Creed III: Liberation).

Insomma, abbiamo di fronte un progetto sicuramente maestoso: non solo la trama riesce ad appassionare e colpire fino ai titoli di coda (con un finale che, inevitabilmente, porterà i fan a spaccarsi a metà) ma è davvero un gioco profondo, enorme e SOPRATTUTTO divertente da giocare, a dispetto di un comparto tecnico non proprio perfetto, di un ritmo tutt'altro che indiavolato e di un carico di novità piuttosto limitato. Quasi ogni aspetto è stato curato per offrire ai fan un’ esperienza indimenticabile, un matrimonio perfetto tra cinema e videogiochi, il non plus ultra che tutti gli appassionati aspettavano ma che farà storcere il naso a chi desiderava un' avventura rivoluzionaria e all' avanguardia.

 

PREGI

Un gioco enorme e dettagliato

Superba giocabilità e libertà di azione

Trama e ambientazioni curatissime

Mappa di gioco vastissima e varia

DIFETTI

Troppi bug grafici e dettagli sottotono

Poche novità nel gameplay

IA ancora poco realistica

Difficoltà tarata verso il basso

Finale sotto le aspettative

 

GRAFICA...............82

SONORO...............90

GIOCABILITA.........95

LONGEVITA...........95

Divertimento*.......98

GLOBALE..............91

 

A cura di: Marco Tessarolo