Dark Souls (2011)

Dark Souls (2011)

 

Demon souls rimarrà in eterno nel cuore e nei ricordi di migliaia di giocatori: un gioco tremendo, ai limiti della sopportazione umana, un sogno e al tempo stesso un incubo per ogni giocatore hardcore che si rispetti. Un oscuro mondo fantasy da affrontare, popolato da demoni senz’ anima… e senza scrupoli. Ebbene, dopo il suo incredibile e inaspettato successo era naturale attendere un sequel. Provate a immaginare un gioco dall’ atmosfera opprimente e claustrofobica come quella Demon Souls, con nemici ancora più grandi e affascinanti e spietati, un mondo liberamente esplorabile più vasto e… ancora pià letale. Otterrete cosi’ Dark Souls. Se il primo capitolo vi ha tolto il sonno, aspettate di giocare questo seguito.

 

EROI SENZ’ ANIMA

La struttura di gioco rimane essenzialmente la stessa. All’ inizio dovremo creare il nostro eroe decidendone sesso, nome, acconciatura, volto, dimensioni del corpo ecc, scegliere una classe iniziale (oltre a quelle vecchie c’ è qualche aggiunta) e alcune caratteristiche dell’ equipaggiamento, come scegliere quale manufatto tra quelli proposti avere a disposizione fin da subito. Fatto ciò l’ avventura ha inizio. Ci risveglieremo in una cella abbandonata nei meandri di una prigione sotterranea: un misterioso personaggio ci darà una mano ad uscire, e da quel momento dovremo farci strada verso l’ uscita tra scheletri e ombre minacciose. I primi minuti serviranno da tutorial per prendere familiarità con i comandi, ma non per questo necessitano di poco impegno. La formula è sostanzialmente semplice: uccidendo i nemici assorbiremo le loro anime, che serviranno a comprare oggetti, potenziare armi ed equipaggiamenti e incrementare le nostre statistiche. I primi cazzi amari arriveranno con l’ incontro con il primo Boss, una sorta di drago/demone alto pochi metri, ma abbastanza tosto da metterci k.o. con un paio di colpi. Niente di impossibile (il segreto sta nello studiare i movimenti del nemico e anticiparne le mosse), ma uno scontro sufficientemente difficile da darci un’ idea di cosa ci aspetterà più avanti. Preparatevi a morire spesso, spessissimo. Morire, esattamente come in Demon Souls, fa parte del “gioco”, e diventerà una vera e propria routine. Una volta passati a miglior vita sul luogo della morte rimarrà una macchia di sangue contenente le anime e l’ Umanità (utile per svariati motivi: tornare alla forma umana, potenziare le statistiche, giocare in coop..) perduti. Recuperarli è possibile? Certo, basta solo ripercorrere il tragitto e toccare la macchia, sperando di non morire una seconda volta strada facendo. Sembra facile…

Fin qui poco di nuovo, ma Dark Souls non è privo di novità: una delle più rilevanti riguarda i falò sparsi nel mondo di gioco. Riposare in uno di essi dà parecchi vantaggi: fungono da checkpoint in caso di morte (torneremo all’ ultimo falò visitato), ricaricano energia e Fiaschette di Estus (una sorta di medikit), presso di essi potremo salire di livello aumentando le nostre statistiche o potenziare l' equipaggiamento (sempre in cambio di qualche anima e oggetti rari, ovvio)… ma presenta anche alcuni svantaggi: per esempio, toccando un falò tutti i nemici sconfitti fino a quel momento (boss esclusi, ovviamente) torneranno in vita. E tanto basta.

 

 (Quello è il falò: una benedizione e una maledizione allo stesso tempo)

 

Proprio i falò potrebbero farvi pensare che Dark Souls sia più facile di Demon Souls. Nel primo episodio infatti in caso di morte si era costretti a ricominciare l’ intero livello. Beh pensate male. I falò NON servono a rendere l’ esperienza più facile ma solo MENO FRUSTRANTE. E’ importante distinguere le due cose: il pregio di Dark Souls è quello di mantenere (anzi, forse aumentare) la difficoltà del primo episodio e contemporaneamente di rendere l' esperienza meno irritante. Trappole mortali, nemici temibili, agguati, dirupi chilometrici, sono ancora innumerevoli i motivi che ci porteranno alla dipartita, solo che stavolta non saremo costretti a ripercorrere chilometri e chilometri di scenario per colpa di una piccola distrazione (o, peggio, di una cattiva risposta da parte dei comandi). Altra piacevole miglioria è l’ eliminazione del Nexus: ora non è presente alcuna zona sicura (eccetto il Santuario del Legame del Fuoco, il luogo di partenza) e il mondo non è più diviso in livelli ma è liberamente esplorabile, senza caricamenti o fastidiosi rallentamenti. Foreste, caverne, castelli, torri, sotterranei, ne avremo di posti da esplorare. Certo, per sbloccare alcune aree dovremo per forza eliminare colossali Boss o aprire portali con chiavi rarissime ma che ci volete fare… stiamo parlando di Dark Souls, mica cazzate.

Per il resto rimane grossomodo simile al suo predecessore: i tasti L1 e L2 controllano la mano sinistra e R1 e R2 la mano destra. Potremo equipaggiare elmi, corazze, guanti, gambali, scudi, spade, archi, lance, centinaia di armi ed equipaggiamenti, lanciare magie offensive o curative, chiamare miracoli, effettuare schivate, salti, capriole, contrattacchi, attacchi (leggeri o pesanti), difese… i comandi sono molteplici e piuttosto ostici -come non potevano esserlo- e dovremo imparare a sfruttarli tutti se vorremo avere qualche possibilità di arrivare alla fine. È di nuovo presente la terribile barra della stamina (che regola ogni tipo di movimento, dalla corsa, agli attacchi, alle parate), cosi’ come la possibilità di passare dalla condizione di “umano” a quella di “essere vuoto” (utilizzando la rarissima Umanità), con i relativi pro e contro. E qui le discussioni filosofiche si sprecano… Nel corso del gioco incontreremo dei personaggi misteriosi: a volte serviranno esclusivamente per acquistare oggetti, altre volte avranno un ruolo più profondo all’ interno della "storia" e ci doneranno oggetti rari. Tranquilli, comunque: niente aiuti o suggerimenti da parte loro, rimarremo soli dall’ inizio alla fine. Più o meno. Infatti è stata introdotta una sorta di multiplayer: avviando la partita mentre siamo online non solo potremo leggere i messaggi lasciati in giro dagli altri giocatori (a volte suggerimenti, a volte spudorate trappole) ma potremo anche essere invasi da uno (o più) di loro: la cooperazione non dura a lungo e potrebbe trattarsi di un’ arma a doppio taglio. Potrebbe trattarsi di un prezioso alleato, ma esiste anche la possibilità che si tratti di un’ anima malvagia che invade la partita solo per renderci le cose ancora più difficili.

 

 (Questo non è niente: gli altri Boss vi faranno letteralmente piangere dalla disperazione)

 

QUALITA TECNICA

Graficamente è più che dignitoso. Il motore è lo stesso del primo episodio ma è stata apportata qualche miglioria, come ad esempio la totale assenza di caricamenti, un frame rate molto più stabile e la -quasi- totale assenza di bug grafici. Ambientazioni medievali dal fascino irresistibile, geometrie delle mappe studiate nei minimi dettagli, con scenari creati per essere spietati ma al tempo stesso per poter essere usati a proprio vantaggio (con la pratica e l’ esperienza). Animazioni e dettagli non sono di certo il massimo (a volte gli scenari sono un po’ troppo spogli e statici), la fisica non è sempre realistica e alcuni problemi nel controllo del personaggio vi faranno dare di matto. Il motore in effetti era goffo e grezzo già all’ epoca ma rientra perfettamente nello stile del gioco: non è un titolo per tutti, non è un Final Fantasy, si tratta di un action-GDR per veri giocatori hardcore, giocatori che non badano di certo al realismo grafico per poter apprezzare un fantasy degno di questo nome. Un gioco che è difficile in tutto, non solo nei contenuti, ma anche in queste cose. Ecco quindi che, una volta inquadrato ed entrati nella filosofia del gioco, dettagli come questi non conteranno più niente. Nel mondo di Dark Souls non c’ è spazio per l’ apparenza, e solo i più abili sopravvivono. Il sonoro è ugualmente in linea con lo stile generale: a lievi (e rare) melodie di sottofondo angoscianti e cupe si alternano gelidi silenzi riempiti esclusivamente dal rumore dei nostri passi e dall’ instancabile fruscio del vento che si fa strada tra angusti corridoi e umide vie sotterranee. Gli incontri con i Boss invece sono accompagnati da musiche epiche e orchestrali, ma raramente vivremo abbastanza a lungo da poterle ascoltare. Gli effetti invece presentano alti e bassi: alcuni sono pienamente riusciti (come lamenti e versi demoniaci), altri risultano un po’ monotoni e ripetitivi (come il rumore delle armi e il tonfo provocato dal loro impatto sui nemici) ma tutto sommato il quadro generale è più che soddisfacente. Il doppiaggio inglese è in puro stile fantasy e non esattamente impeccabile (alcune voci sono ridicole, ma forse è una cosa voluta, chissà), ma vi capiterà cosi raramente di parlare con qualcuno che la cosa è tranquillamente trascurabile.

 

 (Dark Souls è molto tetro e sinistro, in più di un occasione sembra quasi un horror)

 

Il gameplay, come accennato, è spietato. Le mosse eseguibili sono molto più numerose della concorrenza e i comandi sono per certi versi intuitivi, ma per altri richiederà da parte nostra un impegno nel maneggiare il gamepad da non sottovalutare. Dovremo avere le dita tentacolari e i riflessi sempre pronti se vorremo uscirne indenni.

La longevità si attesta su ottimi livelli ma il tempo necessario per arrivare alla fine dipende esclusivamente dalla vostra abilità, dalla vostra pazienza, dalla vostra costanza e dalla vostra scaltrezza nel trovare le strategie giuste. Potrebbero bastarvi una cinquantina di ore... o potrebbe non bastarvi una vita intera.

Insomma dal punto di vista puramente tecnico è un gioco tutt’ altro che perfetto, pieno di pregi ma anche di incontestabili difetti. È una vera impresa per me giudicare obiettivamente un gioco di questo calibro, cosi spartano ma al tempo stesso cosi’ autentico e profondo. Un gioco vero e sincero, tutto sostanza, senza fronzoli o giri di parole, come non se ne vedevano da anni. Un’ esperienza indimenticabile, sempre che vi piaccia il genere. Se cercate l’ azione, la frenesia, l’ adrenalina o uno stile di gioco "mordi&fuggi" passate ad altro, non fa per voi. Ma se al contrario amate le vere sfide, i giochi come quelli di un tempo, lunghi, difficili, violenti, impegnativi, macabri e disumani, di quelli che fanno impazzire, piangere, bestemmiare e solo dopo lunghi sacrifici urlare di gioia e riempirvi di soddisfazione e fierezza, allora avete trovato pane per i vostri denti. Dietro a un gioco apparentemente “vuoto” o noioso, e senza una trama degna di nota, si nasconde in realtà un titolo dall’ alto tasso di moralità, maturo e riflessivo. Dark Souls è la metafora della vita e dell’ esistenza: sarete soli, abbandonati in un mondo sconosciuto e ostile. Ci sono domande a cui non riuscirete a dare risposta. È cosi’ e basta. Durante i vostri viaggi cadrete più e più volte ma dovrete avere la forza di rialzarvi e imparare dai vostri errori, andare avanti e tentare qualche nuova strategia. O cambiare strada, perché no. Ma mai, MAI vi dovrete demoralizzare. Presto o tardi tutti cadono, chi più e chi meno. È cosi’ e basta. Quello che vi renderà più forti e che vi darà più soddisfazione è proprio il riuscire, prima o poi, a superare quell’ ostacolo in apparenza insormontabile quando molti, prima di voi, hanno gettato la spugna e deciso di abbandonare la partita. A volte incontrerete delle persone sul vostro cammino: a volte amici, altre nemici. È cosi’ e basta. È sempre stato cosi’. Fidarsi o no, questa è una vostra scelta. Ci sarà chi vi darà una mano a proseguire nell’ avventura, chi invece (vuoi per invidia o per pura malvagità) farà di tutto per mettervi i bastoni tra le ruote. Ma alla fine, potrete contare solo su di voi, e chiunque vi capiti davanti, buono o cattivo che sia, prima o poi prenderà un’ altra strada e tornerete a fare i conti solo con voi stessi. Ma che potete farci, così è la vita. Cosi’ e basta.

 

PREGI

Profondità senza uguali

Atmosfera e scenari insuperabili

Un mondo aperto tutto da esplorare

Online sfruttato in modo affascinante e intelligente

Lungo, difficile e impegnativo

Molto difficile

Molto impegnativo

DIFETTI

Tecnicamente non è all’ altezza della concorrenza

L’ eccessiva difficoltà scoraggerà più di qualcuno

Controlli ostici e con qualche imprecisione

Molto difficile

Molto impegnativo

 

GRAFICA...............85

SONORO...............88

GIOCABILITA.........91

LONGEVITA...........95

Divertimento*.......95

GLOBALE..............90

 

A cura di: Marco Tessarolo