Dead Space 2 (2011)

Dead Space 2 (2011)

 

NUOVA STORIA, VECCHI ORRORI

Dopo essere miracolosamente sopravvissuto al disastro della Ishimura, l' ingegnere Isaac si risveglia in un centro di cura psichiatrico nel bel mezzo di un interrogatorio: un misterioso individuo sta cercando di scoprire quello che è successo a bordo della sfortunata nave, quando improvvisamente accade il peggio e, in preda alla confusione e alle allucinazioni, Isaac si ritrova nuovamente a dover affrontare i mostri del passato. In tutti i sensi. Per quelli che non hanno potuto giocare il primo capitolo, sappiate che Dead Space è una serie horror un pò "vecchio stampo" ma con un mix di azione e orrore equilibratissimo ed efficace: anche qui, come nei migliori survival horror, dovremo combattere mostri terrificanti e guidare Isaac alla ricerca di munizioni e oggetti utili, ma a queste situazioni si alterneranno momenti di pura azione e adrenalina, in linea con titoli del calibro di Resident Evil 5. Un pò survival, un pò shooter, un pò azione, sono tanti i generi da cui attinge Dead Space, e con risultati il più delle volte soddisfacenti.

 

 (Trama, personaggi, atmosfera... tutto eccelle in Dead Space 2)

 

Mentre le meccaniche sono profondamente ancorate nella tradizione, la storia e l' ambientazione sono quanto di più originale possiate trovare sul mercato: ed è proprio a quest' ultima che Dead Space deve il suo successo: navi spaziali, pianeti desolati, corridoi freddi e claustrofobici, tutti gli scenari affascinano e spaventano nel modo giusto, anche se non stupiscono quanto quelle del primo episodio: le sezioni interne provocano angoscia e turbamento, mentre quelle nello spazio aperto trasmettono davvero la sensazione di "vuoto" e desolazione. La telecamera è ancora una volta posizionata sulle spalle del protagonista e, fortunatamente, sarà anche più flessibile e dinamica rispetto al passato: tanto per fare un esempio, oltre ad essere liberamente ruotabile, negli intermezzi si sposterà o si muoverà attorno ad Isaac, mantenendo comunque uno stile registico chiuso e claustrofobico.

Comunque anche se a prima vista può sembrare tale e quale al primo episodio, le novità sono molte: innanzitutto per la prima volta vedremo il volto e sentiremo la voce del protagonista. Ebbene si, dal momento che nel primo capitolo Isaac era (inspiegabilmente) muto; mai una parola, un' emozione, niente: sembrava quasi di guidare un robot. Sembra una cosa da nulla, ma è una caratteristica che aiuta moltissimo l' immedesimazione, soprattutto se stiamo parlando di un survival horror. Era quasi frustrante vedere Isaac impassibile e silenzioso mentre guardava un amico fatto a pezzi. C' è da dire inoltre che Dead Space 2 possiede uno stile leggermente diverso: mentre il vecchio episodio era molto legato alle meccaniche "classiche" del genere (uno svolgimento lento, combattimenti rari e difficili, munizioni scarse...), qui il ritmo narrativo in certi punti è davvero frenetico, i combattimenti sono più vari e frequenti e le munizioni non mancano (quasi) mai. Anche le armi sono più numerose, ma non tutte saranno utilizzabili dal momento che, ancora una volta, lo spazio a disposizione nell' inventario è piuttosto limitato. Comunque, quello che può sembrare un passo indietro in realtà si rivela un' idea il più delle volte vincente, dal momento che una narrazione e una regia più adrenalinica esaltano ulteriormente l' atmosfera e la tensione di certe fasi, mentre i mostri, pur essendo più numerosi, rimangono comunque tosti e da affrontare con un minimo di strategia, dato che spesso "nemici numerosi"="tante munizioni sprecate". In ogni caso, se siete appassionati di horror e pensate che tutto questo sia facile da affrontare provate a giocarlo alla massima difficoltà: non ne rimarrete delusi...

 

 (L' unico vero limite di Dead Space 2 è quello di non aver osato di più nelle novità)

 

A proposito, proprio a voi appassionati di horror comunico felicemente che è stato brutalmente incrementato il livello di gore: sangue, cadaveri e smembramenti sono all' ordine del giorno, ma senza mai risultare eccessivo. Inoltre ci sono scene notevolmente più crude e violente, che faranno la gioia di tutti voi psicopatici e luridissimi giocatori assetati di sangue. I nemici e le ambientazioni sono più vari: soprattutto quest' ultime hanno subìto un notevole salto di qualità, con scenari più ampi e dettagliati (ma pur sempre claustrifobici) rispetto ai piccoli, stretti e lineari corridoi della Ishimura.

 

IL TECNICO AL LAVORO

Graficamente usa lo stesso motore grafico di Dead Space, ma notevolmente potenziato: texture ed effetti speciali ottimi, luci e ombre dinamiche e spettacolari... e il tutto scorre fluido e senza rallentamenti. Gli scenari sono più vasti e curati, le animazioni sono più realistiche (bellissime e agghiaccianti quelle dei mostri) e la fisica più che discreta. Diciamo solo che si poteva osare di più in quanto a varietà e originalità, dato che spesso molti elementi dello scenario si ripetono o appaiono molto simili tra loro. Pesa ancora la presenza di una certa linearità di fondo, anche se meno evidente rispetto al primo capitolo: l' esplorazione è ancora limitata alla ricerca di munizioni e oggetti nelle vicinanze, e non esistono percorsi alternativi o molte stanze secondarie in cui avventurarsi.

Il sonoro non è da meno: era difficile superare quello (ottimo) del primo capitolo, ma l' impresa si può dire riuscita: gli effetti fanno rabbrividire (in senso buono) e le musiche -alternate a gelidi silenzi- sono sempre azzeccate e al posto giusto. Il doppiaggio italiano, inoltre, è fra i migliori mai sentiti: fantastica, in particolare, la voce rauca e agitata di Isaac, assolutamente azzeccata e ben recitata. Ed è sparita la voce di Dario Argento.

Il gameplay è rimasto sostanzialmente lo stesso, ma il sistema di combattimento risulta leggermente più snello e preciso, e scusate se è poco. Inoltre sono state riviste le sezioni a gravità zero: ora è possibile, tramite i propulsori della tuta del protagonista, muoversi liberamente nello spazio profondo creando momenti spettacolari da lasciare a bocca aperta (in un' occasione ho applaudito tra me e me!). Per il resto è esattamente come il primo episodio, e cioè un ottimo mix di esplorazione, combattimenti e (semplici) enigmi.

 

 (Graficamente migliora in tutto il primo episodio, ma gli scenari rimangono chiusi e "guidati")

 

La longevità, nonostante il ritmo incalzante, è migliorata parecchio: la storia è lunga e appassionante, ed è arricchita da innumerevoli sorprese e colpi di scena (inoltre non è più spezzettata in capitoli e non è interrotta nè da caricamenti nè da filmati in computer grafica). Oltre alla presenza dei trofei e a una rigiocabilità sufficientemente buona è presente una divertente modalità online per 8 giocatori, in cui mostri e tecnici si affrontano in match violentissimi e spettacolari. Niente di incredibile o innovativo, ma si tratta di una piacevole e interessante aggiunta che però, francamente, ritengo tranquillamente trascurabile. Peccato per la mancanza di una modalità cooperativa, che in un gioco di questo calibro poteva essere ottima.

Insomma, un gioco ottimamente realizzato e dallo stile inconfondibile. Se siete cresciuti con il survival horror vi emozionerà e vi catturerà dal primo istante. Se non lo siete... pure. Parola mia. E se, come me, avete apprezzato il primo Dead Space e amate le storie mature e psicologicamente disturbate... vi farà impazzire!

 

PREGI

grafica solida e pulita, sonoro eccelso

violento e spettacolare

sceneggiatura matura e appassionante

ambientazioni affascinanti

controlli comodi e precisi ma...

DIFETTI

...poca libertà di azione

meno claustrofobico del primo capitolo

lineare come sempre

pochi passi avanti nella grafica

l' online competitivo stona

gameplay poco innovativo

 

GRAFICA...............92

SONORO...............92

GIOCABILITA.........87

LONGEVITA...........90

Divertimento*.......95

GLOBALE.............90

 

A cura di: Marco Tessarolo