Dishonored (2012)

Dishonored (2012)

 

Molti aspettavano Dishonored come un capolavoro, e in effetti si tratta di una delle sorprese più interessanti di questo 2012. Quello che fa è, sostanzialmente, amalgamare più generi differenti e dare al giocatore la più ampia libertà di azione mai concepita in un videogioco. Ma partiamo dal principo. Impersoneremo Corvo, il Protettore Reale, guardia del corpo dell' Imperarice Jessamine e di sua figlia Emily. Jessamine Kaldwin controlla un regno pervaso dal caos, dopo che una devastante epidemia di peste ha sterminato gran parte della popolazione. Il suo obiettivo è debellare la malattia e salvare quante più vite possibili... ma non tutti, a Palazzo Reale, condividono gli stessi interessi. Per questo viene uccisa misteriosamente, vittima di una congiura, e la figlioletta Emily rapita e nascosta in un luogo segreto. Corvo ha la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato... al momento giusto, e viene accusato di omicidio e condannato alla forca. Durante la prigionia, però, viene contattato da un misterioso gruppo rivoluzionario, che lo aiuta a fuggire per convertirlo alla propria causa: rovesciare l' attuale governo e uccidere tutti i responsabili della morte dell' imperatrice. Se devo essere sincero la trama non è proprio il massimo dell' originalità (pur essendo molto coinvolgente) ma è il contesto nel quale si svolge a renderla irresistibile e toccante: le missioni si svolgono in una città immaginaria, Dunwall, in cui passato e futuro si mescolano creando un' alchimia unica e affascinante. Un pò come quanto visto in Bioshock (o recentemente in Gravity Rush su VITA), i vestiti stravaganti e l' architettura di strade e palazzi ricordano vagamente l' atmosfera vittoriana, contornata da elementi fantasy e sci-fi in pieno stile steampunk, con armi, oggetti, meccanismi e mezzi di trasporto futuristici e fantasiosi ma non troppo. Oltre a tutto ciò è interessante la scelta, da parte degli sviluppatori, di dare al gioco uno stile un pò fumettoso, con personaggi "caricaturizzati" e un mondo dai colori leggermente vivaci. Tutti questi contrasti, però, non rendono di certo Dishonored un gioco acerbo o indirizzato ad un pubblico giovane: al contrario, l' atmosfera malata che si respira a Dunwall è qualcosa che colpisce dritto al cuore e le scene a cui assisteremo sono a dir poco crude e violente. Il regime dittatoriale del nuovo governo, supportato da guardie e pattuglie senza scrupoli, unito alla scia di morte e distruzione portata dalla peste, rende le strade della città luoghi pericolosi e spietati; non è raro imbattersi in sacchi di cadaveri lasciati in bella vista, massacri alla luce del giorno e altre scene altrettanto drammatiche. Insomma l' universo narrativo in cui ci muoveremo, pur non essendo originale, è qualcosa di assolutamente affascinante, perfettamente ricreato e ricco di dettagli suggestivi.

Parlando della grafica, però, devo con dispiacere constatare che non è esattamente perfetta come mi aspettavo (almeno su console): il motore grafico utilizzato, l' Unreal Engine, è sfruttato molto bene ma sente ugualmente il peso degli anni. Gli scenari sono enormi, ben caratterizzati e ricchi di elementi, in cui spiccano l' illuminazione, la caratterizzazione delle ambientazioni, la realizzazione dell' acqua e, più in generale, una fluidità più che buona considerata l' enorme mole di dati sopportati dal motore. Di contro, però, si nota un leggero tearing e una texturizzazione davvero poco dettagliata, soprattutto per quanto riguarda i personaggi. Insomma, se da Dishonored vi aspettavate una grafica spaccamascella ne rimarrete delusi, in quanto (a livello di pulizia e dettaglio) sembra quasi di vedere un titolo vecchio di qualche anno (Bioshock, tanto per citarlo ancora). Sotto queste vesti tutt' altro che perfette, però, Dishonored è letteralmente costellato di pregi: la giocabilità, soprattutto, è il vero punto di forza di un titolo praticamente perfetto sotto questo punto di vista.

 

 (Stilisticamente è un capolavoro, ma graficamente si poteva fare di più)

 

La visuale in prima persona ricorda quasi quella di un normale FPS, ma si avvicina più a titoli quali Skyrim, Fallout o Bioshock dal momento che le armi da fuoco svolgono un ruolo molto marginale e si preferisce l' uso di armi bianche o i silenziosi -ma letali- dardi da balestra. Oltre alle classiche mosse, come saltare o accovacciarsi (per ridurre la propria visibilità e rendersi più silenziosi) sono disponibili altre svariate chicche per rendere il gameplay vario e ricco di possibilità: nel corso del gioco potremo acquisire Poteri (come teletrasportarsi, rallentare il tempo, guardare attraverso i muri, impossessarsi di un corpo, ecc), acquistare dei potenziamenti degli stessi e diventare assassini sempre più letali. I livelli, inoltre, sono molto vasti e ricchissimi di percorsi alternativi, al punto che è davvero difficile scegliere quale utilizzare per passare inosservati.

In Dishonored potremo dare sfogo a tutta la nostra fantasia e inventiva, poichè esistono svariati modi per portare a termine le missioni: potremo optare per uno scontro diretto (non molto consigliato), per un' approccio stealth, evitare completamente la zona pericolosa passando dai tetti, distrarre le guardie, tramortirle o assassinarle, scegliere un percorso alternativo... le possibilità sono davvero molteplici! Tanto per fare un esempio: se davanti a noi incombe una trappola possiamo scegliere se aggirarla, disattivarla o farla scattare. O ancora, possiamo manipolarla per renderla ostile nei confronti dei soldati nemici. Ogni scelta nel corso del gioco porta a delle conseguenze influenzando le fasi finali della storia, come una reazione a catena, dando davvero l' impressione di un mondo vivo e realistico come raramente se ne vedono nei videogiochi. I combattimenti sono semplici ma impegnativi: con la mano sinistra useremo armi da fuoco o i Poteri, mentre con la destra brandiremo la nostra spada con cui potremo parare colpi o trucidare i nostri avversari. Con la classica Ruota dell' equipaggiamento potremo scegliere al volo e in modo intuitivo gli oggetti di cui abbiamo bisogno, comprese munizioni e quant' altro. Insomma, un paradiso per tutti quei giocatori che aspettavano da tempo un titolo dalla grande libertà di azione e dannatamente divertente da giocare. Peccato solo che una IA non proprio perfetta rovini parzialmente il notevole realismo generale: il cono visivo dei nemici è spesso ridicolo e capita di assistere a qualche comportamento non proprio verosimile, soprattutto nelle fasi stealth. Con un pò di attenzione non è difficile evitare le guardie o ucciderle di soppiatto. In generale, comunque, l' elevata difficoltà dei combattimenti, la libertà di approccio e la profondità del gameplay ripagano totalmente un difetto come questo.

 

 (Di certo non è un gioco per bambini, nonostante lo stile "surreale" da fumetto)

 

Comunque, non si limita tutto al raggiungimento dell' obiettivo principale: con gli straordinari Poteri a nostra disposizione potremo esplorare liberamente gli enormi livelli e cercare munizioni, oggetti, cibo (da mangiare istantaneamente per recuperare energia), documenti e libri che raccontano la storia di Dunwall e dei suoi abitanti. Qua e là, inoltre, sono nascoste utilissime Rune e Amuleti d'Osso: le Rune serviranno a sbloccare e rafforzare i vari Poteri, mentre gli Amuleti d'Osso -una volta equipaggiati- ci doneranno particolari capacità (aumentare il livello di energia, incrementare la velocità di movimento ecc).

Tornando al lato tecnico, devo dire che siamo di fronte ad una produzione di assoluto livello, anche se i difetti non mancano. Come accennato la grafica in sè non stupisce, ma lo stile e l'atmosfera delle ambientazioni sono a prova di bomba. Ottimo invece il sonoro: il doppiaggio italiano è convincente (con dialoghi a tratti volutamente esagerati, con una recitazione simile a quella di un opera teatrale), la colonna sonora è drammatica e coinvolgente (anche se a volte alcuni brani si ripetono all'eccesso, per esempio durante i combattimenti) e gli effetti sono vari e originali. Peccato solo per il protagonista, ancora una volta muto e privo di doppiaggio: una caratteristica a cui siamo abituati, ma in un contesto come questo (in cui la trama svolge un ruolo di primo piano) tale caratteristica è più incisiva e importante. A parte questo, nulla da segnalare in un impianto sonoro generalmente pregevole e privo di gravi difetti.

Per finire parliamo della longevità: per fortuna (o "per sfortuna", per alcuni) tutta l' attenzione è focalizzata sul single player, e non è presente alcuna modalità multigiocatore, nè online nè offline, nè cooperativa nè competitiva. Questo non vuol dire che la durata dell' avventura sia scarsa, e tutto è proporzionale al nostro modo di giocare: se corriamo dritti verso gli obiettivi principali la storia non durerà più di 8/10 ore, se invece prediligiamo l' esplorazione e gli approcci più "ragionati" allora la durata può arrivare tranquillamente alle 15/20 ore, se non di più. Anche la rigiocabilità e ottima, dal momento che ricominciare una partita per provare qualche strada alternativa (cercando magari di sbloccare uno tra i 3 finali disponibili utilizzando approcci diversi) è un' esperienza appagante e divertente.

Insomma, pur presentando alcuni difetti (ma quale gioco non ne ha?) Dishonored è stata davvero una sorpresa inaspettata, che spicca come un fulmine a ciel sereno in mezzo a titoli spesso noiosi, privi di carisma o originalità. Al contrario, questo nuovo brand ha tutte le carte in regola per diventare sinonimo di libertà di azione e divertimento allo stato puro. Caldamente consigliato.

 

PREGI

Mondo di gioco, scenari e atmosfera da primi della classe

Gameplay pieno di possibilità

Tanta libertà di azione

Vario, profondo e impegnativo al punto giusto

Un pò stealth, un pò avventura, un pò action, un pò GDR

DIFETTI

Grafica non impeccabile

IA non sempre convincente

 

GRAFICA...............89

SONORO...............91

GIOCABILITA.........98

LONGEVITA...........85

Divertimento*.......95

GLOBALE..............91

 

A cura di: Marco Tessarolo