Far Cry 3 (2012)

Far Cry 3 (2012)

 

E il settimo giorno Dio disse... "Vado a farmi una partita a Far Cry 3"

 

Troppe volte in passato, nelle mie recensioni, ho abusato di aggettivi come "immenso", "bellissimo" o "divertentissimo", ma raramente erano azzeccati come in Far Cry 3: l'ultimo episodio della celebre saga Ubisoft non solo è DAVVERO uno dei giochi più "immensi", "belli" e "divertenti" del catalogo PS3, ma anche un FPS d'alta scuola diverse spanne sopra alla stragrande maggioranza della concorrenza. Far Cry 3 riprende principalmente le stesse meccaniche viste nei vecchi capitoli ma le migliora sotto tutti i punti di vista: il mondo di gioco è formato da due enormi isole esplorabili in completa libertà, senza vincoli o caricamenti di sorta, i veicoli per farlo spaziano da jeep a deltaplani fino a tute alari, le armi a disposizione sono decine e personalizzabili con svariati accessori e mimetiche, le attività secondarie sono innumerevoli e stimolanti... cosa chiedere di più? Forse una trama irresistibile e originale... Beh, Far Cry 3 non si fa mancare neppure questa! La storia narra di Jason Brody e di un gruppo di amici i quali, durante una vacanza all'insegna dello sballo e del divertimento, vengono catturati da un gruppo di pirati e portati a Rook Island in attesa di ricevere un riscatto. Durante la prigionia fanno la conoscenza del capo dei sequestratori, Vaas, il cattivo più invasato, carismatico e psicopatico che mi sia mai capitato di vedere nel mondo dei videogiochi e non solo. Comunque, grazie all'aiuto e al sacrificio del fratello, il protagonista Jason riesce a fuggire dall'accampamento e a scappare a gambe levate, con un solo pensiero in testa: salvare gli amici rimasti e vendicarsi. Peccato che le cose non andranno esattamente come previsto... La campagna è un concentrato di divertimento mai visto prima, una girandola di emozioni (e situazioni) senza paragoni, che riesce ad intrattenere dall'inizio alla fine senza lasciare al giocatore un attimo di respiro. La sceneggiatura è così varia e ricca di colpi di scena (alcuni davvero clamorosi) che non mi stupirei se diventasse un cult e futuro metro di paragone per gli action a venire. Le sorprese si susseguono a ritmo forsennato, al punto che le 12/15 ore necesarie per arrivare alla fine voleranno come un orgasmo. Sarebbe stato bello se certe vicende di contorno e certi personaggi fossero stati approfonditi un pò di più, dal momento che la sceneggiatura non si può di certo definire articolata o profonda, ma la qualità e il ritmo della trama sono così alti che lamentarsi sarebbe davvero uno stupro all'intero universo videoludico. Se tutti gli sparatutto fossero di questo calibro...

 

 (Far Cry è il non plus ultra degli sparatutto/sandbox! Un capolavoro!)

 

Come accennato, le missioni ci permetteranno di vivere svariate situazioni: esplorazioni, fasi platform, inseguimenti, pedinamenti, sabotaggi, assalti, infiltrazioni, allucinazioni (!)... certe scene sono davvero memorabili, sempre pensate per colpire, disgustare o eccitare il giocatore (come scene di sesso esplicito e altre sorprese). Pochi giochi nella storia si sono meritati il Pegi 18+ come Far Cry 3. Ovviamente l'esperienza si estende anche al di fuori delle missioni principali, e le attività secondarie sono davvero innumerevoli: cacciando la fauna locale ricaveremo pelli e materiali con cui costruire, ad esempio, zaini più capienti (per trasportare più oggetti), fondine per equipaggiare fino a quattro armi, portafogli per aumentare il denaro trasportabile ecc, mentre raccogliendo piante e fiori accumuleremo sostanze nutritive con cui preparare siringhe curative o altre dosi in grado di donarci poteri extra per un periodo limitato di tempo (nuotare più a lungo, individuare animali nelle vicinanze, aumentare la resistenza al fuoco...); sparsi per la mappa troveremo anche numerosi incarichi come aiutare civili e ribelli in difficoltà, rispondere agli annunci delle bacheche, cacciare ricercati, trasportare medicinali o affrontare sfide di combattimento (le cosiddette "Prove dei Rakiat"). Le isole ospitano anche 18 Antenne Radio da scalare (che, una volta attivate, amplieranno i dettagli e le informazioni visibili nella zona limitrofa della mappa, esattamente come le Torri di Assassins Creed), 34 Avanposti nemici da liberare (se conquistati le aree adiacenti diventeranno più sicure e verranno sbloccati nuovi punti per il teletrasporto) e un mare di collezionabili: 120 Reliquie, innumerevoli Tesori (casse contenenti denaro e oggetti da rivendere), 20 Memory Card (file che ampliano l'universo narrativo e approfondiscono alcuni aspetti del mondo di gioco) e 20 Lettere Perdute (vecchi messaggi d'amore o di disperazione, lasciate da morenti soldati giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale), da cercare in grotte, rovine, templi, miniere o vecchi bunker militari. Oltre a tutto questo non mancano svaghi come corse clandestine, partite a texas hold 'em, sfide al lancio del coltello, tiro al bersaglio... Come dicevo, la noia non esiste nel vocabolario di Far Cry 3.

Tralasciamo ora l'aspetto "free-roaming" del gioco (che, ci tengo a precisare, è un aspetto tutt'altro che marginale) e concentriamoci sui combattimenti: per affrontare pirati e mercenari potremo contare su un'arsenale di tutto rispetto, una quarantina di armi estremamente varie e ottimamente caratterizzate per rateo, rinculo, balistica, danno e via dicendo. Pistole, fucili, fucili d'assalto, lanciafiamme, lanciagranate, lanciarazzi, quasi ogni gioiellino è personalizzabile tanto nell'aspetto (grazie a svariate mimetiche) che nelle statistiche (acquistando mirini, silenziatori e quant'altro). Ovviamente non poteva mancare l'arma più "cool" di questa generazione, l'arco, in grado di regalare parecchie soddisfazioni. Uccidendo gli avversari (ma anche portando a termine missioni e incarichi e raccogliendo collezionabili) riceveremo dei preziosissimi punti esperienza; esattamente come in un gioco di ruolo, ad ogni level-up avremo diritto ad un Punto utilizzabile per sbloccare una delle 54 Abilità presenti: alcune migliorano la salute, altre la precisione, la resistenza o diverse tecniche di attacco e sopravvivenza. La sensazione di progressione e la crescita del personaggio sono davvero bilanciati e ben strutturati anche se, a dirla tutta, la possibilità di sbloccare tutte le abilità in un'unico walkthrough toglie un pò quel senso di personalizzazione che sarebbe un pretesto alla rigiocabilità (esattamente come nel recente Tomb Raider).

 

 (Puntando i nemici col binocolo potremo "taggarli" e renderli visibili sulla minimappa)

 

Arriviamo quindi alle note dolenti: i nemici. Gli scontri a fuoco, pur essendo divertenti e appassionanti, sono inficiati dalla scarsa IA in dotazione ai nostri avversari. Il cono visivo, l'udito e le capacità di organizzazione sono alquanto mediocri, e non scherzo affatto se dico che certi animali selvatici (come orsi, cani o tigri) sono molto più pericolosi e svegli degli esseri umani. A volte sembra quasi di affrontare dei pigri ragazzini annoiati, con l'Ipod nelle orecchie e completamente strafatti di LSD, tanto che coglierli di sorpresa alle spalle è davvero un gioco da ragazzi (se poi lanciate dei sassi in un punto per catturare la loro attenzione state pur certi che, uno ad uno, cadranno nella trappola come completi idioti). Le cose migliorano abbastanza una volta scattato l'allarme, dal momento che i nemici diventano decisamente più attenti e vigili, ma alcune magagne rimangono: a volte è veramente ridicolo il modo in cui si riparano dietro alle coperture, lasciando esposto un buon 70% del proprio corpo. Insomma, gli umani di Far Cry 3 hanno la visibilità di una talpa, l'udito di un ragno, l'intelligenza di un bradipo e le stesse capacità mimetiche di uno struzzo. Sembrano messi lì solo per soddisfare la nostra sete di sangue, e la cosa viene quasi confermata esplicitamente da certe frasi pronunciate proprio dai nemici di pattuglia (alcune esilaranti come "Cazzo, che caldo... qualcuno mi spari in testa, per favore!"). I combattimenti quindi non saranno il massimo del realismo ma perlomeno il gran numero di nemici, il loro posizionamento su più fianchi e la nostra scarsa resistenza ai proiettili ci daranno un pò di filo da torcere. Fortunatamente, poi, sono stati migliorati numerosi difetti frustranti del secondo episodio, e adesso è finalmente possibile nascondersi nella boscaglia (in passato i nemici riuscivano a vederci anche attraverso piante e cespugli) e non si viene più colpiti da chilometri di distanza con precisione millimetrica. Insomma, più bilanciamento e meno frustrazione, all'insegna del puro divertimento. I controlli inoltre sono semplicemente perfetti, tanto nei combattimenti che nelle fasi di guida o esplorative, sempre intuitivi, reattivi e fluidi. Nuotare, scalare pareti, saltare, scivolare, guidare, ogni azione è di semplice esecuzione e alla portata di tutti. Manca la possibilità di sdraiarsi al suolo e strisciare, ma è una mancanza che si fa sentire raramente.

 

 (Si, avete visto bene, i nemici non ci hanno ancora notato...)

 

Oltre alla modalità singleplayer è presente una Modalità Coop, che vede quattro giocatori (sia online che a schermo condiviso) vivere una storia parallela a quella per giocatore singolo, strutturata in 6 missioni lineari dalla durata di circa 15 minuti ciascuna: la trama di questa modalità ovviamente è solo un pretesto per giustificare un'enorme varietà di situazioni, come difendere veicoli alleati, riparare macchinari, disinnescare ordigni, piazzare esplosivi e liberare avanposti dalla presenza nemica. Prima di iniziare una missione (e all'inizio di ogni checkpoint) potremo scegliere tra diverse classi o crearne una personalizzata: creare una squadra organizzata, in cui ognuno ha un proprio ruolo nel corso dei combattimenti (cecchino, soldato per scontro ravvicinato ecc) è fondamentale per sopravvivere, dal momento che le ondate nemiche si susseguono con ritmi indiavolati e non ci lasciano un attimo di respiro. La difficoltà di questa modalità è piuttosto alta (anche impostando la difficoltà al minimo), quindi è importante conoscere bene controlli, tipologie del nemico e armi in nostro possesso. L'unico difetto è l'eccessiva longevità delle missioni (non proprio da mordi&fuggi): avrei preferito un maggior numero di missioni ma di durata contenuta.

Non poteva mancare una corposa Modalità Multigiocatore: 14 partecipanti possono sfidarsi in 10 mappe a 4 modalità diverse (Deathmatch a squadre, Dominazione, Rogo e Trasmissione). Le armi per la creazione delle classi sono 34, tra principali e secondarie, ci sono svariati accessori disponibili ed è possibile personalizzare il proprio personaggio scegliendo due abilità (tra le 12 a disposizione) e un Urlo di Guerra (degli urli che, una volta attivati, andranno ad incrementare alcune statistiche dei nostri compagni di squadra nelle vicinanze, come ad esempio salute massima o velocità di recupero dell'energia). Devo dire che, aldilà delle mie aspettative, il multiplayer mi è parso piuttosto equilibrato e ben fatto: le mappe sono piuttosto grandi e complesse (ma comunque di dimensioni adatte ad ospitare 14 giocatori) e non soffrono di particolari bug o lag troppo frequenti. Anche la struttura delle mappe, nonostante tutto, è abbastanza intelligente e non stimola troppo il camperaggio indiscriminato. Una particolarità: una volta uccisi l'immagine si congelerà per qualche secondo mostrandoci la posizione del nostro uccisore al momento della morte, e in questi secondi avremo la facoltà di resistere sul luogo della disfatta (premendo velocemente il tasto X) in attesa di essere rianimati. Inoltre, una volta terminato un match, un breve filmato mostrerà tre vincitori (i Top3 della squadra vincitrice) farsi beffe di un giocatore sconfitto (il migliore della squadra avversaria). Un'idea divertente e originale ma alla lunga, dopo l'ennesimo match, può infastidire l'impossibilità di saltare queste sequenze. E le chicche non finiscono qui: è presente anche un Editor di Mappe!!! Si, avete capito: è possibile creare delle mappe personalizzate, e scegliere conformazione del terreno, oggetti, abitazioni, aree giocabili e via dicendo, e un utilissimo indicatore ci informerà nel caso una zona della mappa fosse troppo complessa e soggetta a fenomeni di lag. Davvero una chicca incredibile, anche se creare mappe senza l'ausilio di mouse e tastiera è molto difficile e impegnativo (su PC è un'operazione molto più veloce e intuitiva). Comunque, davvero incredibile!

 

 (Anche su console, la grafica è semplicemente incredibile, nonostante i difetti)

 

Il livello tecnico della versione console non raggiunge la stessa qualità (altissima) della versione PC, ma rimane ugualmente valida: il mondo di gioco è davvero enorme, splendidamente caratterizzato, vario e dettagliato, le animazioni sono ben fatte e la fisica semplicemente superba. Stupisce davvero vedere una tale meraviglia muoversi con tanta scioltezza e fluidità anche su console. Ovviamente tutto ha un prezzo e per giustificare un risultato simile si è dovuto scendere a compromessi: effetti speciali depotenziati (così come ombre e pulizia generale), popup onnipresente, alcune texture in bassa definizione, tearing che spezza l'immagine con regolarità e alcuni bug (ma raramente sono tanto gravi da costringere a riavviare la partita). Le tempestive patch hanno risolto molti problemi (in primis bug e tearing) ma alcuni difetti rimangono tutt'ora. Sinceramente, per essere su console, la qualità visiva è davvero incredibile e i numerosi difetti riescono il più delle volte a passare inosservati.

Semplicemente ottimo il sonoro: gli effetti sono campionati splendidamente e le musiche sono originali e adrenaliniche (se si escludono i motivi "hawaiani" a bordo dei veicoli), anche se non indimenticabili. Spettacolare il doppiaggio italiano, sempre credibile e naturale (sia che si parli di personaggi principali che di semplici comparse), sicuramente il migliore mai sentito in un videogioco. Sul serio. L'unica pecca è la voce del protagonista: Max di Benedetto (che ha prestato la voce a Yu-gi-oh nell' anime omonimo) ha fatto un buon lavoro ma, con tutto il rispetto, mi sembra inadatto e incapace a recitare un ruolo simile. Comunque, a parte questo piccolo difetto, il doppiaggio è semplicemente PERFETTO, veramente da applausi (soprattutto la voce di Vaas).

La longevità è ottima: la storia principale dura circa 12 ore e ha due finali (consiglio vivamente di sbloccare il "finale cattivo"). Platinare il gioco non richiede più di 20 ore, ma sul piatto c'è una tale quantità di contenuti da tenere impegnati per settimane intere: tesori, segreti, attività extra, modalità coop, multiplayer, editor di mappe... Vi sfido a trovare un altro FPS così longevo e completo.

 

Nel complesso posso dire di essere davanti ad un capolavoro di sparatutto, semplicemente tra i più pazzeschi e divertenti di questa generazione. Purtroppo non posso dire che si tratti di un FPS perfetto, a causa di IA e combattimenti un pò banali (e di qualche problema tecnico di troppo, almeno su console), ma lamentarsi di fronte ad un lavoro tanto maestoso e coinvolgente per me è davvero impossibile. Non sarà perfetto e tecnicamente non sarà il primo della classe, ma una cosa posso affermare con totale convinzione: è di sicuro lo sparatutto più pazzo, vario, completo, godibile e divertente che abbia mai giocato, e se siete appassionati di FPS vi consiglio vivamente di concedervi una vacanza da sballo a Rook Island e di dare una possibilità a questa nuova perla targata Ubisoft.

 

PREGI

Trama varia e divertentissima

Funzionale e divertente in ogni suo aspetto

Ottimo sia come sandbox che come FPS

Due isole zeppe di cose da fare

Noia: non rilevata

Buon multiplayer

Editor delle Mappe

DIFETTI

IA umana... poco umana

Popup e tearing selvaggi

Qualche (comprensibile) bug

 

GRAFICA...............88

SONORO...............96

GIOCABILITA.........98

LONGEVITA...........99

Divertimento*.......99

GLOBALE..............95

 

A cura di: Marco Tessarolo