Hitman Absolution (2012)

Hitman Absolution (2012)

 

Dopo ben sei anni dalla sua ultima apparizione, l’ elegantissimo e letale Agente 47 torna finalmente sulla scena! Per quelli che non lo sapessero 47 è un assassino silenzioso e letale, pagato per uccidere. Nessuna moralità, nessun sentimento. Certo, cosa aspettarsi da un uomo creato e cresciuto con il solo obiettivo di togliere la vita su commissione?

 

Dopo l’ epico finale del quarto episodio, 47 viene ora incaricato dall’ Agenzia di assassinare proprio la donna che l’ ha salvato in punto di morte, ovvero il suo fedele contatto Diana. Nella prima missione/tutorial, quindi, dovremo infiltrarci nella villa della nostra ex-salvatrice e porre fine alla sua esistenza. Così, senza troppi "perché". Ma a quanto pare anche 47 prova qualche tipo di sentimento, almeno nei confronti di Diana: dopo averla ferita a morte, quest’ ultima chiederà a Hitman di esaudire un suo ultimo desiderio: proteggere Victoria, una ragazzina che a quanto pare interessa parecchio all’ Agenzia per cui lavora 47. L’ agente quindi si ritroverà improvvisamente a dover fare da balia ad una perfetta estranea, e le domande cominciano a sorgergli spontanee: che sta succedendo? Perché Diana ha aspettato impassibile l’ arrivo della morte? E perché questa ragazzina è così importante? Ci ritroveremo quindi ad attraversare il globo in lungo e in largo, braccato non solo dalla nostra ex Agenzia, ma anche da federali e nemici più o meno imprevedibili. L’ impresa non sarà ovviamente delle più semplici, e 47 dovrà farsi strada tra montagne di cadaveri per arrivare alla verità. La narrazione in Hitman Absolution, al contrario che in passato, assume un ruolo molto più centrale e la trama per la prima volta nella serie è molto curata e appassionante: mentre nei capitoli precedenti serviva quasi da “collante” tra un livello e l’ altro, qui si incastra alla perfezione nel mondo di gioco, al punto che ogni obiettivo avrà una giustificazione narrativa ben precisa (una volta si assassinavano i bersagli quasi senza un motivo apparente, ma per semplice commissione).

 

 (47 torna in scena con un' avventura varia, impegnativa e ricca di sorprese!)

 

Le meccaniche, al contrario, sono abbastanza ancorate alla tradizione: anche se non mancano spettacolari sezioni lineari, essenziali ai fini della trama, il più delle volte dovremo penetrare in scenari ostili e assassinare uno o più obiettivi in totale libertà. Per farlo potremo ricorrere a svariati trucchi del mestiere come travestimenti, infiltrazioni, diversivi, trappole... Esistono svariati modi per raggiungere l' obiettivo. Potremo arrampicarci nel cornicione e penetrare nella zona nemica, nasconderci da qualche parte e attendere l' arrivo della vittima, attirare una delle guardie, rubare i suoi abiti e muoverci indisturbati tra le linee nemiche (curandoci di non essere riconosciuti e di comportarci in modo credibile), lanciare qualche oggetto o attivare l' antifurto di un' auto parcheggiata per distrarre le guardie ed entrare inosservati, salire in un edificio adiacente a quello nemico e freddare l' obiettivo sulla distanza, entrare a pistole spianate e uccidere tutto quello che si muove...
Le opzioni sono molte più di quelle che appaiono a prima vista: spesso i modi più semplici per uccidere una persona sono anche quelli che attirano di più l'attenzione, e lavorando di ingegno è possibile scoprire metodi molto più impegnativi e complessi, ma anche meno rischiosi e più soddisfacenti. Per questo gran parte del divertimento in Hitman Absolution dipende quasi esclusivamente dal nostro impegno e dalla nostra inventiva: se ci limitiamo a raggiungere il bersaglio e piazzargli un colpo in testa il livello può concludersi in pochi minuti, al contrario se cerchiamo di fare un lavoro “pulito” allora la longevità si allunga a dismisura, così come il divertimento. Ovviamente non aspettatevi la libertà di azione di certi stealth game recenti come Dishonored... E' anche vero che non ci sono molte novità di sorta rispetto a quanto visto in Hitman Blood Money: qui ci sono molti più percorsi alternativi e una maggiore interazione con l'ambiente circostante, certo, ma per il resto le somiglianze con i capitoli passati sono evidenti, quindi se vi aspettavate un titolo originale o con grossi passi avanti rimarrete delusi. Quelli che invece volevano un Hitman "tradizionale", con tutti i pregi e le caratteristiche che negli anni hanno contraddistino questa saga dalla concorrenza, saranno entusiasti: in periodi come questo, in cui l' azione ha preso il sopravvento e si trova praticamente ovunque, è sempre piacevole incontrare “vecchie glorie” che proprio non vogliono saperne di seguire le mode dell' ultimo minuto, e preferiscono chiedere al giocatore di usare il cervello. Infatti, anche se è possibile optare per un approccio diretto, Hitman rimane uno stealth game. Passare inosservati, mantenere l' anonimato, essere freddi e precisi: questi sono i Comandamenti di 47.

 

  (Apparte alcuni livelli lineari, in generale la libertà di azione è davvero convincente!)

 

Le novità, in ogni caso, non mancano. Oltre alle classiche mosse (nascondere i corpi nei cassonetti, travestirsi, avvelenare cibi e bevande, provocare “incidenti”, ecc) sono state introdotte nuove meccaniche e piccole migliorie che rendono il gameplay più fluido e al passo con i tempi: l' uso delle coperture, ad esempio, dona profondità agli scontri e permette di nascondersi con più facilità e scioltezza; l' interazione con l' ambiente circostante è migliorata parecchio, tanto che adesso è possibile trovare decine e decine di posti in cui nascondersi (armadi, casse, ecc), interruttori, terminali e oggetti da raccogliere, come chiavi inglesi, tazze e mattoni, utili sia per attaccare il nemico che da lanciare per distrarre le guardie. Non solo: la mappa è stata sostituita da un radar in stile GTA (in cui vengono comodamente visualizzate tutte le informazioni principali), è stato inserito una sorta di Bullet Time molto simile a quello ammirata in Red Dead Redemption, con cui colpire più avversari contemporaneamente (ma da utilizzare esclusivamente nei momenti critici) e adesso verremo aggiornati in tempo reale sullo stato della nostra valutazione finale. Inoltre, è stata eliminata la possibilità di scegliere liberamente il proprio equipaggiamento all' inizio di ogni missione, ma non essendo un action è una scelta tutto sommato accettabile (senza dimenticare, poi, che armi e oggetti non mancano negli scenari). Ultimo, ma non ultimo, l' Istinto: 47 può attivare questo “potere” che gli permette -per un breve periodo di tempo- di segnalare oggetti importanti, guardare attraverso le pareti e visualizzare il percorso battuto dalle guardie. Un aiuto da non sottovalutare. In ogni caso i puristi possono stare tranquilli: non solo la scelta di utilizzarlo o meno spetta al giocatore, ma ai livelli di difficoltà più alti verrà totalmente rimossa. La barra dell' Istinto si può ricaricare giocando in modo pulito, ovvero distraendo con successo le guardie, infiltrandosi senza essere visti ecc. Inoltre, questa abilità si rivela essenziale anche per rendere più efficaci i travestimenti: infatti non è più sufficiente indossare abiti nemici per diventare irriconoscibili, e mantenere le distanze dagli sguardi perplessi a volte non basta per passare inosservati. Capita spesso di incrociare una guardia, un tecnico, o un poliziotto: in quel momento, premendo il tasto opportuno, è possibile consumare una parte dell' Istinto per eseguire dei gesti utili a nascondere la nostra identità, come abbassare il cappello o grattarsi il capo. Piccole chicche, che rendono Absolution più realistico di molti titoli in circolazione. L' IA nemica, infatti, è davvero spietata: non solo rende i nemici estremamente più sospettosi e intelligenti che in passato, ma crea delle situazioni alquanto realistiche: se vi travestite da guardia del corpo, civili e poliziotti vi tratteranno come tale, e vi ignoreranno senza darvi troppe noie; al contrario, in quel caso le altre guardie del corpo diventeranno più sospettose, dal momento che non riconoscendo il vostro volto inizieranno a fissarvi con occhi vigili.

 

 (Ascoltare le conversazioni altrui è un buon modo per acquisire informazioni)

 

Insomma, nel complesso siamo di fronte ad uno stealth game che, come tale, rappresenta il meglio attualmente in circolazione (assieme a Dishonored), assolutamente realistico e dall' incredibile atmosfera. L' IA è ben fatta e dinamica, ma bisogna ammettere che presenta diversi limiti, visibili perlopiù negli scontri a fuoco: durante le sparatorie, infatti, i nemici si limitano a sparare senza preoccuparsi di sfruttare troppo le coperture o il gioco di squadra, ma correndo spesso verso di noi ad uno ad uno come carne da macello. Dimenticatevi quindi accerchiamenti, fuoco di copertura e via dicendo, ma non essendo un action è un difetto assolutamente perdonabile. C'è da dire inoltre che il livello di realismo generale è direttamente proporzionale al livello di Difficoltà scelto all' inizio di una partita (e modificabile in qualsiasi momento): ai livelli più bassi la sfida è praticamente nulla, visto che il cono visivo dei nemici è ridottissimo, l'Istinto è presente in quantità industriale (o addirittura illimitato) e i checkpoint sono molto frequenti, mentre alle difficoltà più alte il tipo di esperienza si avvicina a quella "classica", con nemici più intelligenti, Istinto rimosso, nessun checkpoint eccecc. Insomma, i fan del pelatone avranno di che gioire: non solo Absolution è rimasto l' Hitman di sempre, ma approfondisce ulteriormente le meccaniche già ottime e profonde del suo predecessore Blood Money diventando il capitolo più vario e completo mai realizzato.

 

GRAFICA E TECNICA

La grafica in-game mostra molti muscoli, come centinaia di personaggi su schermo, ambientazioni varie, ricche di dettagli e discretamente interattive. La dimensione degli scenari passa da semplici piazze a strutture e palazzi ricchissimi di percorsi alternativi. Personaggi e animazioni sono eccellenti, così come la fisica di oggetti e cadaveri (questi ultimi ancora un po' troppo “invertebrati”). Ottimi gli effetti di luce e atmosferici (in particolare la pioggia), veramente spettacolari. Alcuni dettagli però lasciano un po' desiderare, come texture un po' sgranate e qualche piccolo bug qua e là, ma significa davvero cercare il pelo nell' uovo. Pessimi invece intermezzi, con animazioni facciali e (soprattutto) fisiche piuttosto arretrate e con sfondi sfuocati. Ottime invece le cutscene in computer grafica, in puro stile Square Enix. Il lato peggiore del titolo comunque è di sicuro il sonoro: effetti e musiche sono vari e ben fatti, ma il doppiaggio italiano è semplicemente ridicolo, poco professionale, recitato con poca passione e per giunta sincronizzato in modo inaccettabile (quel che è peggio, poi, è che i punti più bassi vengono raggiunti nei momenti più cruciali della trama, rovinando irrimediabilmente l'atmosfera e il pathos). Sembra quasi di ascoltare il doppiaggio di un gioco di 15 anni fa, il che è scandaloso considerando l'importanza del titolo in questione. Qualche voce si salva, come quella di 47 e di qualche comparsa qua e là, ma in generale il doppiaggio è veramente pessimo.

 

 (Se si escludono alcune sbavature, graficamente Hitman è davvero curato e ricco di dettagli)

 

La longevità dipende esclusivamente da due fattori: il livello di difficoltà scelto e il vostro impegno. Alle difficoltà più basse (e scegliendo i metodi di uccisione più banali) la storia può durarvi 8 ore scarse. Al contrario, alle difficoltà più alte le cose si fanno decisamente più impegnative, una vera sfida per i veterani della serie, e la longevità supera abbondantemente le 12/14 ore. Ottima invece la rigiocabilità, con sfide, classifiche e decine di collezionabili da raccogliere. La modalità Contratti, inoltre, permette di “personalizzare” i livelli e pubblicarli online (o di giocare quelli creati dalla community): potremo scegliere liberamente gli obiettivi da eliminare, a scelta tra tutti i PNG presenti nello scenario, la via di fuga e i metodi di uccisione. Tramite questo editor è possibile creare livelli sempre diversi, ma la mancanza di varietà e aggiunte rispetto ai livelli della modalità Storia può, alla lunga, farla risultare ripetitiva.

 

Giunti alle ultime righe cos' altro posso aggiungere? Devo dire che personalmente non ho trovato alcun difetto grave (eccetto il doppiaggio e gli intermezzi) in questo piccolo capolavoro: ad eccezione di qualche sbavatura grafica, è davvero impossibile lamentarsi di fronte ad uno stealth game tanto maestoso. Forse sarebbe stato bello avere la possibilità di affrontare dei nemici ancora più intelligenti, dei livelli un pò più vasti e una libertà di azione ancora più grande, ma se cercate un titolo principalmente stealth e incentrato sulle meccaniche classiche del genere probabilmente per un bel pò non troverete nulla di meglio in giro.

 

PREGI

Tutti i pregi caratteristici della saga

Svariati modi per uccidere

Il carisma e la cattiveria di 47

Buon comparto tecnico

Modalità Contratti intelligente e divertente

DIFETTI

Qualche sbavatura grafica di troppo e doppiaggio italiano terribile

IA non sempre credibile, soprattutto nelle fasi action

Scontri a fuoco vecchi di una generazione

Qualche bug qua e là

Può essere poco longevo

 

GRAFICA...............88

SONORO...............82

GIOCABILITA.........93

LONGEVITA...........91

GLOBALE..............89

 

A cura di: Marco Tessarolo