Iron Man 3

Iron Man 3

Regia: Shane Black

Cast: Robert Downey Jr, Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Guy Pearce

Musiche: Brian Tyler

Anno: 2013

Durata: 130 min

 

 

L’universo Marvel ha da sempre un rapporto strettissimo con il mondo del Cinema tanto che da anni vengono proposte senza soluzione di continuità pellicole dedicate ai diversi personaggi della casa di fumetti americana. Dopo i vari Spider-Man, Blade, X-Men e Fantastici 4 ecco che negli ultimi anni le produzioni cinematografiche si sono concentrate sui personaggi che nei comic hanno formato la coalizione di super eroi dei vendicatori. Si sono succeduti film riguardanti Iron Man, Captain America e Thor fino ad arrivare al progetto più importante, quello di proporre in un unico film tutti i combattenti formanti gli “Avengers”, compresi la Vedova Nera, Hawkeye e Hulk. Tra tutti i personaggi, quello che ha avuto più consensi è senza ombra di dubbio l’Iron Man interpretato da Robert Downey Jr tanto da farlo diventare il vero perno centrale del film “The Avengers” e arrivare, con quello da poco uscito nelle sale di tutto il mondo, alla terza pellicola dedicata.

La particolarità di Iron Man 3 sta nel fatto di essere il primo film incentrato su uno dei vendicatori dopo “The Avengers” tanto da sembrare un seguito diretto più di quest’ultimo più che delle precedenti avventure di Tony Stark. Gli eventi di New York hanno un peso enorme sulla psiche del personaggio interpretato da Downey Jr. tanto da renderlo un personaggio più cupo, meno sicuro di se, con crisi di panico e soprattutto con un elevato grado di assuefazione verso l’epicità. Tony Stark non riesce a dormire, continua a ripensare a quanto successo, si sente come se mai nulla potrà pareggiare l’impresa portata a termine con gli altri vendicatori e l’unica cosa che lo fa stare meglio, come al solito, è il lavoro. È così che, sicuro dei nuovi prototipi, delle sue nuove armature e tecnologie, Stark non ci pensa un secondo a sfidare il nuovo villain di turno ovvero il Mandarino, una sorta di nuovo terrorista mondiale che vuole attaccare nel profondo il potere americano con una serie di attentati esplosivi. Tuttavia non passerà molto per far sì che, impreparato, il nostro eroe si trovi in una posizione di estremo svantaggio e sarà proprio da questa che riuscirà a risollevarsi e a sfruttare tutte le sue abilità per fronteggiare ancora una volta il nemico.

Iron Man 3 da molti è stato definito un film più su Tony Stark quale persona e non come super eroe. L’armatura infatti è molto meno presente che in passato mentre l’accento è posto su tutte le insicurezze e debolezze del personaggio. La domanda da porsi è dunque se tutto questo funziona. La risposta non è del tutto positiva. Iron Man come lo conoscevamo risulta quasi snaturato. I film introspettivi sui supereroi sono probabilmente da lasciare ad altri (ogni riferimento alla trilogia di Nolan su Batman è da ritenersi intenzionalmente voluto). Quello che abbiamo è una pellicola che non sembra capire fino in fondo quello che vuole essere. In continuità con quanto visto in “The Avengers” sono veramente tanti i momenti di humor che, bensì siano decisamente riusciti, in questo caso stonato e vanno a cozzare contro l’impronta maggiormente seriosa data al film. Oltre a questo come accennato precedentemente il discorso dell’armatura, questa viene indossata in poche occasioni e il fastidio, se così si può definire, dato da questa situazione è esponenzialmente aumentato dal fatto che con la sua tecnologia Tony Stark è diventato in grado di costruire un esercito di Iron Man telecomandati o addirittura in grado di combattere autonomamente. In questo modo è facile capire come gli scontri perdano di epicità e di tensione dato che a rischiare di farci le penne non è il nostro amato eroe bensì qualche ammasso di latta e cavi, almeno per la maggior parte della durata del film.

In definitiva Iron Man 3 offre un intrattenimento visivo di altissimo livello, è un film spettacolare dal punto di vista degli effetti speciali. Non era questo che però la pellicola voleva dimostrare. Il capitolo che potrebbe portare a termine la trilogia dedicata ad Iron Man (anche se è quasi scontata una sua nuova apparizione nel quasi certo “The Avengers 2”) voleva distaccarsi dai precedenti mostrando come si potesse creare un film meno iconografico e maggiormente introspettivo in grado di mostrare un lato di Tony Stark non ancora emerso, meno spavaldo e più debole. Semplicemente non è un’operazione completamente riuscita ed è forte la sensazione di un ibrido che si snatura rispetto al passato senza essere in grado di arrivare ai livelli del Cavaliere Oscuro di Nolan. Rimane la bontà dell’intrattenimento, il carisma del personaggio ed un buon humor di fondo.

 

Voto: 7

 

 

A cura di: Nicola Puhar