Metal Gear Solid 4: 25th Anniversary (2012)

Metal Gear Solid 4: 25th Anniversary (2012)

 

No, non è un remake del 2012: questo Metal Gear Solid 4 25th Anniversary è semplicemente un' edizione rivista e migliorata del vecchio Guns of The Patriots. Sono cambiate diverse cose rispetto alla "vecchia" versione, e nonostante sia un titolo vecchio di 4 anni merita sicuramente una recensione approfondita per sottolineare come questo titolo, nonostante l' età, abbia ancora molto da offrire.

 

 (Tecnicamente e narrativamente parlando, MGS4 è ancora uno spettacolo)
 

RI-ADDIO VECCHIO SNAKE!!!

La saga di Metal Gear Solid non ha bisogno di spiegazioni. Per fortuna, o dovrei scrivere pagine intere per descrivere i complessi intrecci che legano ogni singolo episodio. In questo capitolo vengono chiuse le vicende legate al protagonista indiscusso della saga, ovvero Solid Snake, un soldato ormai vecchio e ridotto ad un ammasso ambulante di vecchie ossa e ferite mai rimarginate. Ormai la vita del leggendario eroe si appresta a finire prematuramente, a causa dei suoi geni recessivi, ma a Snake resta un ultima missione da compiere prima di uscire di scena: dovrà mettere definitivamente fine ai progetti del fratello Liquid, che mirano a trasformare il mondo in un enorme campo di battaglia popolato da devastazione e morte. Ovviamente questo non è altro che il succo della storia (ambientata in un futuro prossimo), una piccola introduzione ad una vicenda che ci porterà a visitare il globo in lungo e in largo e ad incontrare svariati personaggi (vecchi e nuovi) che ci riserveranno innumerevoli sorprese e colpi di scena, e solo dopo aver versato infinite gocce di sangue e lacrime (lacrime, letteralmente) arriveremo a scoprire la verità, e a godere del tristissimo e commovente finale.

Avrete capito che sono profondamente legato a questa saga, ed è vero: tutto questo entusiasmo indica che Metal Gear Solid è stato fra i giochi che più mi hanno appassionato, divertito e commosso in tutta la mia carriera di videogiocatore. Il quarto capitolo è un tassello importante per ogni giocatore che si rispetti, ma anche un titolo altrettanto valido per chi cerca un avventura d' azione dall' incontestabile stampo cinematografico. Perchè in effetti MGS è un vero e proprio film interattivo: sceneggiatura, regia, dialoghi, personaggi, ambientazioni, ha davvero tutte le carte in regola per essere annoverato tra le storie più curate di sempre. Hideo Kojima, nel lontano 1999, creò di fatto un genere che poi finì per ispirare svariati capolavori successivi come Heavy Rain, Mass Effect o Uncharted; nessuno, prima di Metal Gear Solid, aveva offerto un' esperienza videoludica così profonda e con una trama tanto ricercata e innovativa. Pensandoci, il vero protagonista della saga non è il gameplay, o la grafica, ma la storia stessa: un mosaico di eventi ed emozioni che creano un alchimia tanto unica quanto affascinante. Crudele, spietata, triste, malinconica (ma senza rinunciare a strappare di tanto in tanto qualche sano sorriso) la trama è di quelle che non si dimenticano, colme di citazioni, riferimenti, riflessioni, denunce, moralismi e pensieri filosofeggianti. O si ama o si odia, in ogni caso non assisterete mai più a qualcosa di simile.

 

 (Una delle tante genialate "Made in Hideo Kojima")

 

Comunque, torniamo con i piedi per terra. Come dicevo la missione è "semplice": Snake è un mercenario che deve infiltrarsi tra le linee nemiche e affrontare mille pericoli in territori avversi. L' approccio consigliato per uscirne vivi è lo stealth, ovvero il passare inosservati e affrontare i nemici di soppiatto. Diventare dei fantasmi. Questo vuol dire ricorrere a svariati trucchetti del mestiere, alcuni ripresi dai classici stealth game (come nascondersi dietro ad un muro, strisciare, calarsi dall alto, accovacciarsi, ...), altri partoriti dalla mente geniale e contorta del Gran Maestro Kojima come nascondersi in uno scatolone (o in un bidone, per poi rotolare su un nemico!) o di fingersi morti!!

Una grossa novità è rappresentata dalla tuta del protagonista. Abbandonate le meccaniche legate alle uniformi, ora è possibile mimetizzarsi con l' ambiente circostante in modo molto più semplice e veloce (e visualizzare la percentuale di "invisibilità" tramite l' Indice di Mimetizzazione): appiattendoci ad un muro (o sdraiandoci al suolo) e premendo il tasto Triangolo la nostra tuta "copierà" l' aspetto dell ambiente circostante rendendoci quasi invisibili, esattamente come accade con i camaleonti. Ovviamente l effetto svanisce non appena ci spostiamo, ma questo "potere" ci salverà la pelle in più di un occasione. Inoltre viene introdotto l' MKII, un drone in miniatura (da comandare a distanza per un breve periodo di tempo) con cui esplorare lo scenario in tutta sicurezza o stordire le guardie con una potente scossa elettrica. Tra le novità inoltre, il Snake Eye (una sorta di monocolo installato sull' occhio sinistro), strumento che funge da binocolo, visore notturno, visore termico e fornisce informazioni e dettagli sull ambiente circostante. Da non dimenticare la barra della Psiche, che regola ogni capacità fisica e mentale di Snake: se il suo stress raggiunge limiti pericolosi la sua salute inizia a risentirne (e aumentano gli acciacchi come mal di schiena o tremori).

 

 (MGS4 è divertente sia come action che come stealth game)

 

Tra i nostri nemici figureranno, oltre che a diverse classi di mercenari, dei Metal Gear bipedi alti diversi metri e assolutamente letali. Il loro radar, la loro agilità e i loro attacchi ci daranno più di una grana, ma sono più deboli e facili da abbattere rispetto ad un Metal Gear "tradizionale". Ovviamente non potevano mancare i boss, le "Beauty & the Beast", un' unità di ragazze segnate dalla guerra nel corpo e nell' anima e trasformate in agghiaccianti creature a metà strada tra esseri umani e mech assetati di sangue. Batterle può rivelarsi più tosto del previsto, ognuna di loro presenta dei particolari punti deboli e richiedono strategie o azioni particolari per essere sconfitte.

Alle meccaniche del gameplay e alla libertà di azione è stata aggiunta inoltre la facoltà di scegliere la fazione con cui schierarsi: spesso, nelle zone che ci accingeremo a visitare, sono presenti due schieramenti che se le suonano di santa ragione: soldati nemici e ribelli armati fino ai denti. Possiamo decidere, per esempio, di schierarci dalla parte dei ribelli (inimicandoci pesantemente la fazione avversaria ma ricevendo aiuto prezioso da parte dei compagni) o di passare inosservati attraversando il campo di battaglia in modo neutrale, senza dare troppo nell occhio. A dire il vero speravo che questo aspetto venisse approfondito un pò di più (magari sbloccando percorsi alternativi o equipaggiamenti e armi esclusive appartenenti alla fazione scelta), ma rimane comunque una riproduzione realistica di cosa accade nel campo di battaglia, oltre che ad essere un fattore estetico che aumenta a dismisura l' immedesimazione e il senso di caos e devastazione.

Insomma, le opzioni non mancano e ci sono davvero svariati modi per arrivare all' obiettivo: meglio aggirare il nemico e passare inosservati, coglierli alle spalle o rischiare il tutto per tutto affrontandoli a viso aperto? Si perchè Guns of the Patriots può essere affrontato anche come uno shooter in terza persona: le armi non mancano di certo (è possibile acquistarle o raccoglierne in gran quantità dai soldati caduti), possono essere personalizzate con svariati accessori e, durante gli scontri a fuoco, la telecamera si piazzerà alle spalle del protagonista rendendo la mira comoda e precisa degna dei migliori TPS (interessante poi la possibilità di "cambiare spalla" decidendo se sparare esponendo la parte destra o sinistra del torace e di passare alla visuale in prima persona in pieno stile FPS). Ovviamente l'approccio diretto non è mai la scelta consigliata, in quanto i nemici chiameranno rinforzi e quasi sempre ci ritroveremo in netta inferiorità numerica il che, unito ad un intelligenza artificiale che cercherà di scovarci in ogni modo possibile, rende le fughe a dir poco impegnative. Niente di impossibile, è chiaro, ma l' esperienza così acquisisce molto meno fascino.

Insomma, un titolo corposo nei contenuti e dannatamente divertente da giocare, ma c' è da dire che non è esente da difetti: l' IA dei nemici non è sempre impeccabile (mentre siamo mimetizzati capita che il nemico non ci noti neppure passandoci accanto, o che non udisca i nostri passi felpati pur essendo a un metro di distanza, per esempio) e l' equilibrio tra cutscene e fasi "giocabili" non è molto ricercato. Spesso si passa più tempo a guardare l' ennesimo filmato che a guidare attivamente l' azione, cosa che può infastidire più di un giocatore (si possono saltare le scene, ma a quel punto gran parte dell' esperienza va persa). I fan invece non troveranno niente di cui lamentarsi: i video sono pregevoli (in pieno stile MGS), e l' interazione con essi spezza in parte la monotonia (spesso è possibile cambiare inquadratura, cercare segreti/dettagli, esplorare la scena in libertà con l' MKII...). Comunque sia, mettetevi comodi e staccate il telefono: questo non è un gioco mordi e fuggi. Proprio no.

 

LEZIONI DI TECNICA

Graficamente figura ancora oggi tra i massimi esponenti del genere: assolutamente stupefacente per dettagli, animazioni, effetti speciali, varietà e interattività delle ambientazioni. Tutto gira in modo fluidissimo, senza bug o problemi rilevanti. Scenari vivi, credibili e incredibilmente vari, sia strutturalmente che cromaticamente. Un' orchestra di luci e colori di indubbio valore artistico: la terra del Medio Oriente, il verde del Sud America, il grigio dell' Est Europa, ogni ambientazione è perfettamente caratterizzata e offre la giusta dose di esplorazione e libertà, senza però rinunciare ad un ritmo di gioco sempre elevato, a metà strada tra uno stealth game e un action/adventure. Ovviamente il peso dell' eta in certi frangenti si vede, con alcune texture, l' ampiezza degli scenari e l' espressività dei volti sicuramente non all' altezza di titoli più recenti come Uncharted 3 o Red Dead Redemption, ma rimangono comunque apprezzabili e per niente antiquati. Le animazioni, in particolare, sono un pò rigide e innaturali se paragonate agli standard attuali, ma non è niente di inguardabile. Da elogiare invece i modelli di personaggi e mech, l' illuminazione e gli spettacolari effetti speciali.

 

 (Alcune texture sono poco dettagliate, ma in molti giochi recenti si è visto di peggio)

 

Anche il sonoro è meritevole di applausi, forse anche più della grafica. Il doppiaggio in inglese è estremamente professionale (meglio di molti film ad alto budget, sul serio), e la cura per il dettaglio si nota tanto nei personaggi principali che negli sfigati che muoiono sulla strada. Da orgasmo musiche ed effetti sonori (come esplosioni, crolli, ruggiti, armi,...), immersivi e profondi come pochi altri. Sicuramente tra i titoli più sontuosi in circolazione, ancora oggi tra i primi della classe per qualità audiovisiva.

Il gameplay è ricchissimo di possibilità, ma non aspettatevi i controlli fluidi e intuitivi di Uncharted o Max Payne (è più dalle parti di uno stealth game che di un action). Con un pò di mano, comunque, riusciremo tranquillamente a padroneggiare ogni mossa di Guns of the Patriots: accovacciarsi, stendersi, strisciare, combattere con il corpo a corpo (con cui stordire, soffocare, derubare, minacciare, trascinare, sbattere a terra o stritolare le palle al nemico!), mimetizzarsi, utilizzare ogni gadget a disposizione... le opzioni sono moltissime, e potremo dare sfogo alla nostra fantasia per affrontare la missione con l' approccio che più preferiamo. Ogni volta è un' esperienza diversa.

Ottima anche la longevità (intorno alle 25 ore a difficoltà Normale), ma scende drasticamente nel caso decidessimo di saltare le varie cutscene e chiamate Codex. In ogni caso richiederà un bel pò di tempo per essere portato a termine, molto di più se ci avventureremo alla ricerca di percorsi alternativi/segreti/easter egg e "kojimate" varie (la rigiocabilità in questo senso è incredibile), o se ci lanceremo nell' impresa di sbloccare nuovi Titoli (li riceveremo dopo i titoli di coda, e varieranno in base allo stile di gioco che abbiamo adottato). Peccato per l' assenza dell' online, presente in origine ma ormai definitivamente rimosso, e per l' impossibilità di riguardare le cutscene una volta finito il gioco, come accadeva invece in MGS2 e MGS3.

 

 (Ecco il robottino MKII: non utilissimo, ma una mano in più fa sempre comodo)

 

Questo e molto, molto, moltissimo altro riserva il mondo di Guns of the Patriots, soprattutto ai fan.

Vi starete chiedendo, a questo punto: "e le novità dove stanno?". Rispondo subito: in questa edizione sono stati migliorati due grandi limiti del gioco originale (e scaricabili tramite una patch da chi possiede la vecchia "edizione"): innanzitutto sono stati aggiunti i Trofei, chicca imperdibile per molti videogiocatori attuali e caratteristica che aumenta di molto la rigiocabilità. Infine (e qui voglio sentire le urla di gioia) sono state rimosse le Installazioni Parziali!!! Il gioco, infatti, è diviso in 5 Atti: nel passaggio da un atto all' altro bisognava sorbirsi due/tre FOTTUTISSIMI minuti di installazione, che non solo spezzavano irrimediabilmente il ritmo dell' azione ma richiedevano di essere sopportati ogni volta, poichè ogni installazione sovrascriveva quella precedente (se si caricava un salvataggio del primo atto bisognava attenderne nuovamente l' installazione e viceversa). Una scelta che non sono mai riuscito a comprendere, e mi stupisco che abbiano aspettato 4 anni per porne rimedio. Comunque, adesso è possibile effettuare un' installazione completa (come nei giochi recenti, e al modico costo di circa 8500 Mb), che elimina totalmente i caricamenti tra un Atto e l' altro e accorcia sensibilmente quelli necessari per passare tra le varie zone. Finalmente la frustrazione è finita. Può sembrare una cosa di poco conto, ma sopportare un caricamento di 10 secondi ogni volta che si passava da una stanza all' altra non era facilissimo...

Insomma, questo aggiornamento ha reso Metal Gear Solid 4 di gran lunga più godibile e divertente di quanto non lo fosse 4 anni fa. Una pietra miliare che non può mancare in NESSUNA ludoteca che si rispetti, oltre che un' esperienza che ogni giocatore deve provare almeno una volta nella vita. Un' avventura unica e geniale, forse un pò contorta e pesante per alcuni (sicuramente i neofiti della serie non ci capiranno una mazza), ma talmente spettacolare ed emozionante che riesce a soddisfare ancora oggi, più di molti giochi attuali. Aspettiamo di vedere cosa ci riserverà in futuro questa saga (appuntamento con The Phantom Pain), nel frattempo... addio Solid Snake!

 

PREGI

Trama e personaggi da oscar

Realizzazione tecnica eccezionale

Ottimo sia come stealth che come action

Gameplay profondo e ricco di possibilità

Caricamenti sensibilmente ridotti

è un Metal Gear Solid

DIFETTI

Più film che gioco

Trama un pò troppo contorta

IA non sempre credibile

E' sparito l' online

 

GRAFICA...............96

SONORO...............97

GIOCABILITA.........95

LONGEVITA...........92

Divertimento*.......95

GLOBALE..............95

 

A cura di: Marco Tessarolo