RAGE (2011)

RAGE (2011)

 

La Terra, nel 2029, viene devastata da un meteorite che riduce in cenere gran parte del pianeta. Il protagonista di RAGE apparteneva a un gruppo di prescelti che, prima dell' impatto, vennero rinchiusi in delle "Arche" sotterranee per risvegliarsi solo nel momento in cui l' aria sulla superficie sarebbe diventata respirabile. Ebbene, quel momento è arrivato e dopo più di 100 anni il nostro eroe sta scoprirà ciò che è rimasto del mondo che conosceva: le lande desertiche si estendono a vista d' occhio e le città sono un cumulo di macerie. Tuttavia la razza umana è sopravvissuta, e i pochi superstiti in piccoli villaggi sperduti lottano contro i predoni e un nuovo governo totalitario. Insomma, la trama non è il massimo dell' originalità (il finale lascia a dir poco l'amaro in bocca) e la narrazione nel corso del gioco svolge sempre un ruolo molto marginale: quello che abbiamo tra le mani è un gioco "vecchio stile", che punta tutto sulla giocabilità, sul divertimento e sull' atmosfera.

 

 (RAGE è un FPS "classico", nel senso migliore del termine)

 

Ecco quindi che potremo girovagare per la zona devastata e portare a termine obiettivi primari e incarichi secondari i quali, purtroppo, soffrono di una tremenda ripetitività che è, in fin dei conti, l' unico vero limite di RAGE: molto spesso gli incarichi prevedono di eliminare la presenza nemica in alcune zone o di andare alla ricerca di oggetti per conto di terzi. La libertà esplorativa è, più che limitata, molto "guidata": la mappa del mondo di gioco (percorribile a bordo di veicoli) appare forse un pò troppo desolata, ed è formata da piste di collegamento tra un luogo e un altro, lasciando poco spazio all'esplorazione: dimenticatevi le pianure immense di Washington in Fallout 3 (in cui perdersi era all' ordine del giorno). A parte questo "difetto", visitare luoghi distrutti e abbandonati ha sempre un certo fascino. Trattandosi di uno Sparatutto, comunque (e NON di un open world vero e proprio, ricordiamocelo) meglio concentrarsi sul fulcro dell' opera: i combattimenti. Gli scontri a fuoco sono molto divertenti, merito soprattutto di un' intelligenza artificiale superiore alla media che in più di qualche occasione ci darà filo da torcere: i nemici si nascondono, ci accerchiano, fanno fuoco curandosi di esporre solo una minima parte del corpo, si scagliano su di noi arrampicandosi sullo scenario con l' intento di atterrarci con un devastante attacco corpo a corpo. Gli avversari (umani o mutanti che siano) sono ben caratterizzati e ci obbligheranno a combattere usando il cervello e sfruttando tutti i mezzi a nostra disposizione: le armi sono acquistabili nei negozi o, in alternativa, potremo costruirle noi stessi affidandoci agli Schemi di Costruzione e combinando oggetti specifici. La varietà di strumenti di morte è grandiosa: armi da fuoco, balestre, "boomerang", auto radiocomandate imbottite di esplosivo, granate, torrette.. i giocattoli per divertirsi non mancano di certo. Uccisi i nemici potremo saccheggiarne i cadaveri alla ricerca di dollari, munizioni o materiali utili (ma anche inutili, dal momento che si possono rivendere).

 

 (Le ambientazioni sono perlopiù desertiche, ma non mancano fogne e qualche altra sorpresa)

 

Un' aspetto che non sono riuscito ad apprezzare dei combattimenti è la Rianimazione: se dovessimo venire stesi nel corso di un combattimento potremo, tramite un minigioco, tornare in vita grazie ad un defibrillatore "corporeo" (innestato durante il progetto Arca). Questo aspetto semplifica un pò le cose (dal momento che per arrivare al Game Over bisogna morire una seconda volta prima che il defibrillatore si sia ricaricato, il che è difficile) e, data la natura un pò "survival" del titolo, mi sembra un pò una stonatura. Comunque, il livello di sfida è abbastanza alto quindi aspettatevi parecchi K.O.

I mezzi di trasporto svolgono un ruolo importante nel mondo di gioco: non solo potremo personalizzarli per spostarci più agilmente (e più in sicurezza) tra le lande desolate, ma potremo prendere parte a divertenti gare (sia online che offline) con lo scopo di vincere importanti Attestati, indispensabili per acquistare ulteriori potenziamenti. Una componente originale e insolita per un FPS, che porta un pò di aria fresca ad un genere che negli ultimi anni non fa altro che ripetersi. Purtroppo il resto della modalità online risulta piuttosto piatta e monotona: oltre alle gare con i veicoli (l' aspetto multiplayer più riuscito, pur non essendo eccelso) è possibile condividere le partite affrontando alcune missioni in coop con un amico (sia split-screen che online), ma niente di emozionante.

Graficamente RAGE è molto, molto valido: ogni aspetto del gioco trabocca di stile e generalmente la cura per i dettagli è molto buona: personaggi, animazioni, effetti speciali, illuminazione, tutto è davvero ben fatto. I caricamenti sono un pò lunghini ma non sono presenti né rallentamenti né bug importanti. Quello che voglio sottolineare (e sapete come ci tengo) è la fluidità con cui scorre l' azione: tutto gira su un frame-rate stabile di 60 fotogrammi al secondo, il che è una rarità di questi tempi. Purtroppo tutto ha un prezzo, e non mancano alcune piccole magagne: per arrivare ad un simile risultato, su console si è dovuta sacrificare la risoluzione del gioco, optando per un fastidioso pop-in: per dirla in modo brutale, mentre ci muoviamo l' immagine appare un pò sfuocata, a bassa risoluzione, e diventa nitida solo dopo un paio di secondi (in pratica, detta in parole semplici, le texture vengono caricate in ritardo). All' inizio può essere fastidioso, ma dopo qualche minuto di gioco non si bada più a certe cose, parola mia. Sorprendentemente, poi, sono gli scenari aperti a godere di un maggior dettaglio grafico, tanto che alcune ambientazioni lasciano davvero a bocca aperta (mentre alcuni interni presentano texture poco dettagliate o un pop-in più marcato). Inoltre, per quanto curati e belli da vedere, gli ambienti sono molto statici e poco (o per niente) interattivi: eccetto che per gli oggetti da raccogliere, per il resto sembra solo un grande set cinematografico. Peccato... comunque la cura stilistica degli scenari, unito all' incredibile fluidità con cui gira il motore di gioco e alle numerose chicche grafiche sparse qua e là vi faranno facilmente mettere una pietra sopra a tutto questo. In assoluto, uno dei FPS più curati sul mercato, nonostante i suoi difetti.

 

 (La grafica è stupefacente, e gira a 60 frame al secondo!)

 

Il sonoro è piuttosto equilibrato: effetti e colonna sonora sono molto validi, angoscianti e tristi come nei migliori titoli del genere (anche se molte tracce musicali si ripetono spesso). Il doppiaggio in italiano, udite udite, è fra i più validi degli ultimi anni e appare molto naturale, sincronizzato e adatto alle controparti. Miracolo.

Per quanto riguarda la giocabilità, meglio chiarire le cose come stanno: RAGE è uno sparatutto. Non è un Free Roaming né tantomeno un Action-GDR (come Borderlands o Fallout), pur presentando un mondo semi-aperto. Quindi, nella sua natura di FPS, la giocabilità appare completa e strettamente ancorata ai canoni del genere. È uno sparatutto puro e semplice, così classico nelle meccaniche da ricordare, per certi versi, un gioco della scorsa generazione. È bene dire che questa è una cosa assolutamente voluta: gli sviluppatori (gli stessi di Doom e Quake) volevano creare uno sparatutto per nostalgici ed è quello che hanno fatto: la giocabilità è incredibilmente appagante, il feeling delle armi è eccellente e gli scontri a fuoco sono impegnativi e divertentissimi. Nonostante questo è un peccato notare che gli scenari, pur dando l' impressione di essere vasti, lasciano poco spazio all' esplorazione e limitano quindi la giocabilità effettiva. Certo, è una caratteristica comune alla maggioranza degli sparatutto, ma in questo caso se questo aspetto fosse stato curato di più poteva essere un capolavoro. Comunque, sarebbe uno scandalo lamentarsi dal momento che dal punto di vista della giocabilità RAGE è molto sopra la media attuale.

La longevità, al contrario delle aspettative, risulta solo di poco superiore a quella di un comune FPS: 16/18 ore per completare l' avventura col dovuto ritmo di gioco ma il comparto online, unito alle sfide secondarie, segreti e collezionabili, possono tenervi impegnati per una decina di ore aggiuntive. Insomma, niente male, ma anche qui si sarebbe potuto fare di meglio. Arrivati alla fine della Campagna si ha quasi la sensazione che gli sviluppatori abbiano limitato le ambizioni dell'opera, e che il risultato finale sarebbe dovuto essere molto più vasto e longevo di questo: forse questa sensazione è accentuata a causa del finale tremendamente frettoloso e spento della storia, ma in generale è un gioco talmente valido che quello della longevità è un difetto piuttosto perdonabile.

Nel complesso insomma, RAGE è un ottimo sparatutto. I suoi evidenti difetti (legati perdipiù ad una certa ripetitività di fondo e ad una trama non proprio coinvolgente) vengono davvero messi in ombra dai suoi indiscutibili pregi (fra i primi, un' ambientazione irresistibile, scenari carichi di stile e combattimenti coinvolgenti). Se amate gli sparatutto divertenti (soprattutto quelli di un tempo) e le ambientazioni post-apocalittiche alla Interceptor/Ken il Guerriero vi affascinano allora dovete davvero dargli una possibilità. Dopo le perplessità dei primi minuti di gioco potreste trovarlo irresistibile.

 

PREGI

Uno dei FPS più divertenti sul mercato

Ambientazioni da oscar

Gameplay semplice ma spettacolare

Grafica fluidissima e molto dettagliata!

Scontri a fuoco impegnativi

Finalmente un doppiaggio convincente

DIFETTI

Alcuni difetti grafici fastidiosi

Scenari poco interattivi

Alcune missioni ripetitive

L' online poteva essere più curato

 

GRAFICA...............92

SONORO...............91

GIOCABILITA.........93

LONGEVITA...........87

Divertimento*.......92

GLOBALE..............91

A cura di: Marco Tessarolo