Tomb Raider (2013)

Tomb Raider (2013)

 

I reboot provocano sempre una certa perplessità. Come creare un gioco "diverso" che riesca a catturare lo spirito dell' originale senza deludere milioni di fan sparsi per il mondo? È un bel rischio... un rischio che Crystal Dynamics ha accolto come una sfida, riuscendo non solo a svecchiare la saga sfornando un gioco divertente, ma per certi aspetti riuscendo anche a mantenere inalterato il concept originale.

 

 (Preparatevi per un' avventura magica ed emozionante!)

 

Come molti di voi sapranno, questo prequel narra le vicende di una giovane Lara che, fresca di accademia, si avventura in compagnia di alcuni colleghi alla ricerca delle prove dell' esistenza di un' antica civiltà chiamata Yamatai. Sfortunatamente a causa di una misteriosa tempesta nel bel mezzo dell oceano Pacifico (nei pressi del famigerato Triangolo del Drago) naufragano in un' isola deserta senza alcuna possibilità di fuga. Nel tentativo di lasciare l' isola scopriranno che quel luogo nasconde insidie ben peggiori della tempesta, e che l' isola deserta non è poi così "deserta". La trama, devo dire, pur non essendo particolarmente articolata o profonda (anzi, per certi versi appare stereotipata e banale) riesce nell obiettivo di catturare il videogiocatore grazie a personaggi ben delineati, alcuni colpi di scena e momenti di violenza e brutalità che mai si erano visti in un Tomb Raider "classico". È evidente infatti che sviluppatori e sceneggiatori abbiano optato per un' atmosfera ben più matura e realistica di quella a cui eravamo abituati e questa scelta a mio avviso rende questo reboot una sorpresa decisamente gradevole per chi, come me, voleva un' avventura finalmente adulta e matura al punto giusto: poco spazio quindi per sarcasmo, humor o siparietti "alla Uncharted". Lara Croft ha un carattere tutto suo, e non si è rivelata una triste "copia al femminile" di Nathan Drake, come molti temevano. Ma andiamo con ordine.

Tomb Raider, in verità, è un gioco con due facce ben distinte e può essere affrontato con due approcci diversi: in parte condivide con Uncharted la stessa linearità, la stessa regia, gli stessi eventi scriptati e la stessa spettacolarità, ma da un lato offre anche tanta esplorazione e libertà di azione, avvicinandosi molto allo spirito dei vecchi episodi. L' avventura, infatti, è strutturata in "zone": una volta giunti in una nuova zona possiamo scegliere se raggiungere in fretta e furia l' obiettivo (innescando quindi cutscene, fasi lineari, scontri a fuoco e quant' altro) o se lasciarci trasportare dal fascino dell' esplorazione. Ogni scenario è sufficientemente ampio e articolato da garantire decine di segreti da scoprire come diari, reliquie o sfide secondarie. Inoltre a volte è possibile trovare delle Tombe nascoste, piccoli dungeon contenenti degli enigmi che, se risolti, ci frutteranno preziosissimi punti exp. Questi punti exp, infatti (ottenibili anche raccogliendo tesori e sconfiggendo nemici) ci permettono di sbloccare dei Punti Abilità (uno ad ogni Level Up) da utilizzare a piacimento per acquisire Abilità come quelle per recuperare frecce o materiali aggiuntivi dai nemici caduti, trasportare più munizioni, aumentare la resistenza ai danni da caduta o per apprendere nuove mosse da combattimento.

 

 (Ci sono molte fasi lineari e scriptate, ma l' esplorazione è ancora ben presente)

 

Insomma, anche se l' avventura risulta sostanzialmente lineare (piaga che caratterizza il 90% dei videogiochi di attuale generazione) lo spazio per l' esplorazione c' è eccome e gli amanti di questa nobile arte (oltre che i fan storici della saga) avranno pane per i loro denti. Non aspettatevi la stessa libertà di movimento dei primi, storici Tomb Raider, ma se la linearità assoluta di Uncharted vi ha innervosito e cercavate un' avventura ugualmente spettacolare ma un pò meno "scriptata" questo è il gioco che fa per voi.

Sparsi per le ambientazioni sono presenti degli accampamenti: da questi "campi base" è possibile utilizzare i Punti Abilità ottenuti, teletrasportarsi in zone già visitate in precedenza o potenziare l equipaggiamento tramite Materiali raccolti dai cadaveri dei nemici o dalle casse nascoste qua e là. Nel corso del gioco infatti entreremo in possesso di arnesi utilissimi da upgradare a piacimento come una pistola, una doppietta, un fucile d' assalto e un arco. Quest ultimo in particolare ci consente, oltre che di uccidere i nemici dalla distanza e silenziosamente, di creare ponti di corda (per spostarsi da una parte all' altra di un dirupo, per esempio) o di scoccare frecce infuocate, utili per bruciare tesori sospesi e risolvere alcuni enigmi. Non che le altre armi siano inutili, badate bene: con lo shotgun per esempio possiamo distruggere alcune barricate, sbloccando così nuove aree prima inaccessibili! Tra l' equipaggiamento figurano anche una piccozza (necessaria per scalare alcune pareti rocciose, combattere corpo a corpo o scassinare alcune serrature a mò di piede di porco) e una fiaccola, utile per illuminare gli angoli bui o per incenerire alcuni oggetti. Insomma, pochi "giocattoli" ma straordinariamente flessibili e adatti in più di un' occasione. Un esempio per tutti i giochi a venire.

Da non sottovalutare anche l' importanza della caccia: anche se generalmente può sembrare una semplice aggiunta, più avanti può diventare utile uccidere topi, cervi, gabbiani o altri animali per acquisire indispensabili punti exp e Materiali per il potenziamento delle armi. Non che si tratti di un' attività centrale o particolarmente necessaria (anzi), ma in alcune occasioni può rivelarsi un aiuto piuttosto efficace, magari quando mancano ormai pochi exp per salire di livello.

 

 (La caccia non è un' attività particolarmente lucrosa, ma dà quel tocco di realismo in più)

 

Ci sarebbero davvero tante novità da elencare ma c' è da dire che non tutte sono particolarmente riuscite. Ci sono infatti alcune caratteristiche che, pur non intaccando troppo l' esperienza generale, sono destinate a far discutere e spaccare il pubblico a metà: per esempio, l' energia non è più gestita dalla barra della salute ma si rigenera automaticamente col trascorrere dei secondi (rovinando quindi una parte del realismo percepito... ma dare un senso alla caccia e utilizzare gli animali uccisi per sfamarsi e recuperare energie proprio no, eh?). Inoltre, pur essendoci una fisica di gioco (come salti e gravità) generalmente un pò più curata e verosimile della concorrenza è discutibile il fatto che una caduta da dieci metri di altezza non generi alcun danno di sorta (solo cadere da altezze veramente considerevoli porta alla morte). Infine l' introduzione dell' Istinto, simile a quello ammirato in Hitman Absolution, finisce col semplificare TERRIBILMENTE le cose: infatti non solo indica sempre l' obiettivo da raggiungere ma mette anche in evidenza tutti gli oggetti di interesse presenti nell' area circostante (compresi meccanismi, leve, munizioni, perfino casse e tesori nascosti!); ovviamente la decisione di utilizzarlo o meno spetta al giocatore, ma ad un certo punto diventa troppo facile farsi tentare dal premere il tasto L2... Insomma, alcuni "aspetti" (perchè chiamarli "difetti" è soggettivo) semplificano sensibilmente un gameplay altrimenti piuttosto realistico e appagante, deludendo sicuramente chi si aspettava un livello di sfida quantomeno vicino a quello degli ultimi episodi.

La campagna comunque si mantiene gradevole e divertente dall inizio alla fine: perfino i combattimenti (temuti da molti come un sinonimo di "azione a volontà") sono ben distribuiti nel corso delle missioni e, se si escludono alcune eccezioni, non sono mai eccessivamente invadenti o prolungati. Il più delle volte avremo a che fare con gruppetti separati di nemici (cinque o sei contemporaneamente) e gli scontri non durano più di qualche secondo, in parte a causa della IA avversaria non sempre convincente (spesso i nemici si riparano lasciando esposta parte del corpo o si avventano su di noi noncuranti del pericolo), in parte grazie all' aiuto delle numerose coperture a nostra disposizione o al consistente numero di munizioni reperibili nei dintorni. Ciò non significa che la vittoria sia scontata: bastano infatti pochi colpi per spedirci all altro mondo e gli avversari piombano da varie direzioni lasciandoci spesso indifesi (si spostano continuamente, si calano dall' alto, tentano di aggirarci...). Inoltre la presenza di varie tipologie di nemici rende gli scontri sufficientemente briosi e appassionanti: alcuni di essi fanno uso di uno scudo, altri attaccano dalla distanza con archi e frecce, altri scagliano molotov e dinamite, altri ancora sono equipaggiati di elmi e scudi di fortuna. Insomma, per quanto rapidi e facilotti, gli scontri richiedono sempre un pò di impegno e strategia, e tanto basta.

 

 (Graficamente è davvero una gioia per gli occhi. Pochi titoli sfruttano l' hardware in questo modo)

 

Graficamente Tomb Raider fa sfoggio di uno dei migliori comparti tecnici mai visti su console: anche se alcune texture sono lontane dalla qualità della versione PC il gioco riesce comunque a stuzzicare gli occhi dall' inizio alla fine. Il modello di Lara è assolutamente eccezionale per animazioni e poligoni e stupisce osservare le modifiche estetiche subìte da vestiti ed equipaggiamento, con gocce di sudore e sangue che scivolano sulla pelle un tempo liscia e delicata della giovane Croft. I personaggi secondari sono altrettanto curati anche se non raggiungono lo stesso livello qualitativo della protagonista. Gli scenari sono un' esplosione di dettagli allucinante: alberi mossi dal vento, foglie sparpagliate qua e là, fortini e rifugi divorati dal tempo, grotte e tombe dall' atmosfera malata e misteriosa... e che dire degli effetti speciali? Semplicemente superbi: fuoco, acqua e fulmini sono riprodotti con cura maniacale, e perfino effetti particellari come il pulviscolo di un incendio o la polvere spostata dal vento appaiono verosimili. Davvero un ottimo lavoro grafico, attualmente superato solo dall' incredibile Uncharted 3. Stupisce inoltre vedere come tutto questo ben di Dio giri senza il minimo problema, senza bug o rallentamenti, e soprattutto senza l' utilizzo di una qualsiasi Installazione Dati!

Anche il sonoro si mantiene sempre su alti livelli, pur non raggiungendo risultati epici: l' OST funziona e alterna brani tetri e spettrali ad altri più emozionanti e adrenalinici, ma non riesce a lasciare il segno (si sente un pò la mancanza del tema principale della saga). Ottime le campionature, che riproducono alla perfezione suoni naturali, rumori, esplosioni, schianti e crolli. Molto buono infine il doppiaggio italiano che, senza raggiungere i livelli di eccellenza della versione originale, si mantiene sempre su ottimi standard: credibile e convincente la performance di Benedetta Ponticelli nella parte di Lara Croft, dal buono al sufficiente il risultato degli altri personaggi.

Il gameplay è molto, molto appagante: i controlli sono tutti al punto giusto e reagiscono quasi sempre con la dovuta prontezza (solo raramente incappano in qualche bug e può capitare di precipitare nel vuoto per colpa di un comando di salto non sempre preciso, ma sono eccezioni) le poche armi assicurano grandi varietà di utilizzo, la struttura dei livelli offre buona libertà di azione e le sezioni lineari risultano sempre appassionanti e adrenaliniche.

 

 (Il gameplay è semplice ma completo, accessibile ma appagante. E molto divertente)

 

E qui arriviamo all' unica nota dolente: la longevità. Completare la campagna in singolo al 100% (raggiungendo quindi la fine della storia e raccogliendo tutti i tesori) non richiede più di 10/12 ore, variabili in base alla difficoltà scelta all inizio dell' avventura e alle proprie capacità di orientamento. Come accennato, infatti, la presenza dell' Istinto semplifica moltissimo la ricerca dei segreti e, se si escludono rari casi, sono anche piuttosto semplici da raggiungere. Insomma, se già la storia di per sé non è il massimo della longevità (correndo verso l obiettivo si può completare in 6/7 ore) nemmeno l' aggiunta dei collezionabili riesce ad assicurare una durata soddisfacente. Certo, poi ci sono i trofei... per fortuna arriva in soccorso un' interessante modalità competitiva online molto simile, per struttura e gameplay, al multiplayer in terza persona di Uncharted: mappe liberamente esplorabili su diverse altezze, alta interattività con gli scenari (è possibile utilizzare tutte le mosse della Campagna principale, come arrampicarsi sulle pareti rocciose o utilizzare ponti di corda), ottima personalizzazione delle classi e molti personaggi sbloccabili. Oltre ai classici Deathmatch a Squadre e Tutti contro Tutti sono disponibili la modalità SOS e Soccorso: nella prima l' obiettivo di una squadra è l' attivazione di tre ripetitori audio mentre i nemici tentano in tutti i modi di impedirglielo mentre la seconda, probabilmente la più originale e divertente del pacchetto, vede un team intento a recuperare dei kit medici sparsi per lo scenario e portarli alla base (chi raccoglie il kit medico non può utilizzare armi fintanto che lo tiene in mano), ostacolato dalla squadra avversaria munita di attacchi esclusivamente corpo a corpo. Insomma, se le prime due modalità soffrono di una certa ripetitività e mancanza di idee, lo stesso non si può dire di SOS e Soccorso ma... 5 mappe e 4 modalità (per quanto abbastanza originali) basteranno ad appassionare o quantomeno incuriosire i fan? Peccato inoltre che alcuni problemi finiscano per rovinare la festa: il matchmaking è estenuante, i tempi di attesa tra un match e l' altro in alcuni casi sono troppo prolungati, i punti di Respawn sono davvero posizionati a casaccio (non è raro nascere a pochi passi dal nemico, magari in bella vista) e occasionalmente si presentano fastidiosi casi di lag. Niente di eccessivamente grave comunque, e sono certo che con il passare del tempo risolveranno molte cose con l' ausilio delle immancabili patch.

 

Nonostante tutto, devo dire che nel complesso siamo comunque di fronte ad una delle avventure sicuramente meglio confezionate e più emozionanti di questa generazione: un' avventura in grado non solo di accontentare gli amanti dell' azione ma anche chi non vuole rinunciare ad un pò di sana esplorazione. Un reboot coi controfiocchi, in grado di spremere la nostra console come solo i migliori giochi sanno fare, con il coraggio di osare nuovi approcci senza tradire troppo l' essenza della saga. E anche se alcuni difetti appaiono evidenti, anche se alcune modifiche o novità appaiono discutibili non vedo davvero nessun motivo sufficientemente valido per sconsigliarvi questo Tomb Raider. Un gioco non perfetto, ma il Tomb Raider di cui la saga aveva bisogno. Bentornata Lara.

 

PREGI

Lara Croft

Comparto tecnico al limite

Pochi bug e framerate sempre stabile

Struttura di gioco appagante

Molti tesori e segreti da scoprire

Buona crescita del personaggio

DIFETTI

Basso livello di difficoltà

Lineare

Senza l' Istinto avrebbe avuto ben altro spessore

Scarsa longevità

Gameplay un pò "già visto"

 

GRAFICA...............95

SONORO...............92

GIOCABILITA.........91

LONGEVITA...........85

Divertimento*.......96

GLOBALE..............91

 

A cura di: Marco Tessarolo