Una Notte da Leoni 3 (2013)

Una Notte da Leoni 3 (2013)

Regia: Todd Philips

Cast: Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Ken Jeong

Musiche: Christophe Beck

Anno: 2013

Durata: 100 min

 

Il primo “Una notte da leoni” è stato senza se e senza ma un fulmine a ciel sereno nel panorama della commedia americana. In meno che non si dica si è trasformato in un film culto dei nostri tempi ed è così che il naturale percorso delle cose ha fatto sì che ne venisse fuori una trilogia. Come ben sappiamo i primi due episodi di questa trilogia partono entrambi da un addio al celibato, nel primo di Doug e nel secondo di Stu, nel quale qualcosa va storto. I personaggi vengono drogati da Alan e questo li porta ad una serata di assoluta trasgressione in cui si scatenerà una serie di eventi di pura pazzia tanto da rendere il tutto surreale. In “Una notte da Leoni” 1 e 2 viene sempre perso un appartenente al gruppo e i suoi compagni, non in grado di ricordare alcunché di quanto successo, sono dunque obbligati a cercare di ripercorrere gli eventi per trarlo in salvo. La forza di questa trilogia è data dai personaggi che la animano. Phil è la mente del gruppo, il più “cool”, mentre Stu risulta essere lo sfigato di turno, succedono tutte a lui. I personaggi più carismatici sono quelli con il maggior tasso di pazzia ovvero Alan, il folle del gruppo e Mr. Chow, uno pseudo criminale mentalmente deviato.

 

Come detto il secondo capitolo della trilogia rispetto al primo segue lo stesso identico copione cambiando semplicemente città, si passa da Las Vegas a Bangcock, ed estremizzando ulteriormente la portata degli eventi scaturiti dalla notte di follia apparendo di fatto un’autocitazione più che un vero seguito. Impossibile per il regista Todd Phillips utilizzare la stessa identica formula per il terzo film, si sarebbe rischiata una scialba riproposizione di quanto già visto. “Una notte da leoni 3” si reinventa e per farlo elimina quello che fino a quel momento era stato il punto cardine della serie, la sbornia (in inglese “Hangover” da cui il titolo originale) e la conseguente serata di esagerazioni. In questo nuovo film Phil, Stu ed Alan si troveranno a fare i conti col passato, con il risultato delle loro gesta di qualche anno prima a Las Vegas e di nuovo un ruolo centrale sarà quello di Mr. Chow, sempre in bilico tra la sua natura di criminale e quella di amico almeno di Alan. La pellicola, rispetto al passato, risulta avere un ritmo meno incalzante e non è permeata dallo stessa sensazione di follia mentre l’attenzione viene incentrata maggiormente sul personaggio di Alan il quale compie un viaggio introspettivo e di conoscenza della propria personalità in quanto dovrà essere in grado, per una volta, di controllarla. La comicità del film non è più “totale” ma è costruita attraverso una serie di sketch spesso slegati e che si basano totalmente sul carisma dei personaggi che si è creato nei film precedenti.

 

Fare un degno finale di una trilogia così particolare era veramente un’impresa ardua, quasi impossibile. Il risultato finale propone allo spettatore una nuova formula che in buona parte snatura la serie. Un nuovo concept era quanto meno necessario ma allo stesso tempo non risulta ciò per il quale lo spettatore ha pagato il prezzo del biglietto. È così che per omaggiare la vera essenza de “Una notte da leoni” il meglio del film viene condensato nella scena post titoli di coda, la quale rappresenta probabilmente ciò che ogni fan della serie avrebbe voluto potesse essere l’incipit e non la chiusura di questo film ed è inutile precisare che questo lascia ancor di più l’amaro in bocca. Una notte da leoni 3 è un film godibilissimo ma allo stesso tempo, della serie, risulta essere il meno brillante per distacco nonostante come detto vada dato atto al regista di una buona dose di coraggio nel cercare di non riproporre un più banale “more of the same”.

 

VOTO: 7

 

A cura di: Nicola Puhar