Killzone Mercenary (2013)

Killzone Mercenary (2013)

 

Dopo i deludenti Resistance Burning Skies e Black Ops Declassified le speranze di vedere un FPS portatile di qualità sembravano ormai svanite, ma Sony non si è persa d'animo e ha incaricato Studio Cambridge di portare su PSVita una delle sue saghe di maggior successo, Killzone, con l'obiettivo di dare agli appassionati il miglior sparatutto da taschino di tutti i tempi.

 

 

Killzone Mercenary è intriso di un' atmosfera molto particolare, e la sua struttura a tratti riporta alla mente alcuni dei migliori FPS degli anni '90. Non so spiegarmelo, ma giocando a Mercenary ho provato quasi (QUASI) le stesse emozioni che provavo giocando a Quake e Unreal nei bei tempi andati. Il gameplay bilanciatissimo, la buona libertà di azione, la rigiocabilità... Sono qualità rare oggigiorno, soprattutto se si parla di sparatutto. In un panorama di FPS scriptati, votati alla teatralità e alla narrazione, Mercenary rappresenta una piacevole "via di mezzo" tra il gameplay libero e ragionato dei primi shooter anni '90 e la linearità e la regia cinematografica dei giochi moderni. Gli sviluppatori sono stati molto abili a equilibrare ogni aspetto del gioco, e il risultato è stato davvero superiorie alle aspettative.

La trama, pur svolgendo un ruolo di secondo piano, è più curata di quanto immaginassi e non si risparmia perfino qualche (piccolo) colpo di scena. Come suggerito dal titolo, impersoneremo un mercenario invischiato nella guerra tra ISA e Helgast, spinto solo dalla sete di denaro, che lo porterà a schierarsi sia da una parte che dall'altra del conflitto. Per la prima volta nella saga, quindi, avremo la possibilità di affrontare la guerra da due punti di vista, approfondendo così la mentalità di entrambe le fazioni e mettendo in dubbio il concetto di "buoni e cattivi". Insomma, non vincerà l'oscar per la miglior sceneggiatura, ma la storia di Mercenary è ben lontana dall'essere un semplice collante buttato giù alla rinfusa durante le pause pranzo.

 

 

La campagna principale è suddivisa in nove missioni piuttosto variegate: anche se l'obiettivo principale rimane "spara a tutto quello che si muove", in Mercenary sono presenti anche svariati obiettivi secondari da portare a termine (come salvare ostaggi o recuperare documenti interrogando gli ufficiali) capaci di garantire sempre una buona rigiocabilità. Come se non bastasse, gli scenari permettono al giocatore di affrontare quasi ogni fase di gioco con diversi approcci, grazie anche ad alcuni piccoli percorsi alternativi inizialmente difficili da scovare, e tutto questo nonostante la dimensione ridotta delle ambientazioni, di certo non paragonabili, per vastità, a quelle degli altri capitoli. Spesso al giocatore è concessa la facoltà di evitare lo scontro agendo di soppiatto (eliminando le guardie silenziosamente, distruggendo telecamere di sorveglianza...) o di sfogare la propria sete di sangue utilizzando armamenti di tutti i tipi. Portando a termine incarichi e uccidendo i nemici guadagneremo del denaro da spendere per acquistare armi, equipaggiamenti, armature e sistemi Van-Guard, dei droni utilizzabili per un periodo limitato di tempo e che ci permetteranno, ad esempio, di diventare invisibili, di sferrare attacchi aerei o di disturbare le trasmissioni nemiche. Ben strutturato il sistema di controllo, che sfrutta a dovere tutte le funzionalità di PSVita: il corpo a corpo, la selezione delle armi e l'attivazione di ordigni esplosivi sono affidati al touchscreen, mentre col touchpad è possibile attivare lo scatto. E' anche possibile sfruttare il sensore di movimento per mirare con più precisione, ma raramente si sente il bisogno di usarlo. In generale insomma il gameplay non è niente di rivoluzionario, sia chiaro, ma trattandosi di un gioco portatile sono tutte qualità davvero notevoli che lo rendono di gran lunga più gradevole di molti FPS casalinghi, spesso votati allo script e alla teatralità esagerata. Se proprio devo trovarci dei difetti segnalerei una scarsa varietà di nemici e la mancanza di qualche boss battle in più, che avrebbe reso la campagna decisamente più epica ed emozionante.

 

 

In alternativa all' ottimo singleplayer è possibile sfidare altri giocatori in un comparto online ben fatto e che non ha nulla da invidiare a quello dei fratelli maggiori. Il multiplayer per otto giocatori è composto da tre modalità: Mercenari (il classico "tutti contro tutti"), Guerrilla (deathmatch a squadre) e la famosa Zona di Guerra, molto cara ai fan della saga, una modalità con obiettivi multipli che si alternano nel corso del match. Le classi sono personalizzabili esattamente come in singleplayer, il che garantisce un'ottimo ventaglio di possibilità strategiche: per garantire la minor frustrazione possibile tutto il denaro, l'esperienza e l'equipaggiamento guadagnato in singleplayer viene automaticamente condiviso con il profilo multigiocatore, quindi anche chi non ha la possibilità di passare ore ed ore online può tranquillamente sbloccare quello che gli serve giocando la campagna. Ottima la posizione dei punti di respawn, così come la struttura delle mappe, di dimensioni adatte a ospitare otto giocatori e articolate al punto giusto. Il camperaggio indiscriminato è quasi impossibile, visto che le munizioni finiscono in fretta ed è necessario raccoglierle con regolarità dai cadaveri dei nemici uccisi: una soluzione semplice ed efficace per stimolare i giocatori a muoversi in continuazione. Ciliegina sulla torta: la connessione il più delle volte è stabile, e i lag sono piuttosto rari. Purtroppo i difetti non mancano: i caricamenti tra un match e l'altro sono estenuanti, di certo poco adatti ai tempi del gaming portatile, manca il multi Ad-Hoc per giocare in locale con gli amici e di tanto in tanto si viene espulsi dalla partita senza un motivo ben preciso, anche se dopo i recenti aggiornamenti tutto funziona decisamente meglio. Esclusi questi dettagli, il multiplayer di Killzone Mercenary vi soddisferà di sicuro.

 

 

Tecnicamente si tratta di un gioco semplicemente pazzesco, probabilmente con la miglior grafica "portatile" di sempre e molto vicina a quella dei migliori titoli da salotto. La modellazione dei nemici è convincente (anche nelle inquadrature ravvicinate), così come la realizzazione di quasi tutti i modelli poligonali. Ottimi gli effetti di luce, davvero curatissimi e qualitativamente vicini a quelli ammirati in Killzone 3. Splendido il design generale, la varietà e l'architettura delle ambientazioni (provate a scaricare l'artbook digitale dal PSStore, e avrete un'idea della cura riposta dal team nella realizzazione del mondo di gioco). Purtroppo qualche texture sporca qua e là non manca, ma in generale è davvero difficile notare certe minuzie. Molto buona anche la fluidità, con un framerate quasi sempre stabile, anche se in alcune occasioni si lascia andare a qualche piccolo (ma perdonabile) scatto. Ottimi gli effetti sonori e la OST, che pur non essendo indimenticabile risulta sempre essere gradevole e adatta al contesto. Nella norma il doppiaggio.

Relativamente buona la longevità: la campagna si completa in meno di tre ore, ma è molto rigiocabile e si può completare in modi differenti grazie ai contratti Infiltrazione, Demolizione e Precisione che richiedono di portare a termine obiettivi secondari differenti all'interno di ogni missione. Praticamente infinito l'online, ed essendo molto stimolante (anche per via della possibilità di sbloccare diverse Carte Prodezza che indicano il nostro livello di impegno sul campo) può portarvi via ore ed ore di tempo.

 

 

Per concludere, sono rimasto davvero soddisfatto di questo Killzone portatile: non solo cattura alla perfezione l'essenza, lo stile e il gameplay dei capitoli "classici" ma riesce anche a differenziarsi da loro con idee originali e divertenti che non fanno rimpiangere una PS3 o PS4. L'ennesima dimostrazione che PSVita, se sfruttata a dovere, può essere fonte di perle di tutto rispetto.

 

PREGI

Livello tecnico eccezionale

Molto rigiocabile

Controlli ben adattati

Online ben fatto

DIFETTI

Storia un pò breve

Alcuni caricamenti un pò lunghi

Niente multiplayer locale

 

GRAFICA...............98

SONORO...............93

GIOCABILITA.........94

LONGEVITA...........85

GLOBALE.............93

 

A cura di: Marco Tessarolo