Terraria (2013)

Terraria (2013)

 

In un'epoca caratterizzata da Full HD e grafica fotorealistica c'è gente che ha il coraggio di proporre roba come Terraria. E' un pò come pubblicare un LP ai giorni nostri, roba da matti per alcuni. Eppure là fuori ci sono ancora schiere di appassionati che proprio non vogliono saperne di abbandonare la tradizione, di rinunciare alle "vecchie abitudini", ed è cosi che Terraria, con la sua visuale in 2D e la sua grafica 8bit che più minimalista di così si muore, si impone fin da subito come nuovo punto di riferimento per quella vasta popolazione di retrogamer che non aspettavano altro che l'occasione di tornare a rivivere i vecchi ricordi videoludici del passato.

 

 

A guardarlo così sembrerebbe una normale avventura 2D come tante altre, e in effetti visivamente non si discosta molto da platform preistorici visti nei primi anni '90, però il gameplay contiene anche elementi RPG, elementi survival ed elementi sandbox amalgamati tra loro in modo così efficace da rendere difficile catalogare Terraria all'interno di un genere ben preciso. E' uno di quei giochi di nicchia che bisogna provare con mano per poterli giudicare: potrebbe rivelarsi un capolavoro assoluto, ma anche una grande delusione. Sta a voi scoprirlo. Io mi limiterò semplicemente a illustrarvi i contenuti di questa piccola grande perla, con la speranza di riuscire a trasmettere in modo chiaro e semplice ciò che riserva il particolarissimo mondo di gioco creato dai coraggiosi Re-Logic.

Capire un gioco come Terraria è sicuramente più facile per chi ha avuto l'occasione di provare il recente Minecraft su PC o Xbox360. Il concetto è lo stesso: verremo catapultati in un mondo fantastico, popolato da creature di ogni sorta e caratterizzato da ambientazioni sempre diverse, e dovremo sopravvivere costruendo passo dopo passo la nostra avventura personale. Avremo il mondo letteralmente nelle nostre mani, potremo distruggere ogni pixel dello scenario e usare i materiali raccolti per costruire qualsiasi altra cosa ci passi per la mente, ampliando al contempo il nostro equipaggiamento per poter esplorare ambientazioni sempre più pericolose e zeppe di nemici ostili.

 

 

La storia di Terraria... non esiste: saremo noi, con le nostre azioni e la nostra sete di avventura, a costruirla. Iniziata una partita, dovremo creare da zero il nostro alter ego attraverso un semplice editor in cui modificare taglio di capelli, vestiti e altri piccoli particolari estetici del personaggio. Dopodichè, avremo completa libertà di movimento all'interno del mondo di gioco. Ad ogni nuova partita l'Universo, composto da grotte, montagne, sotterranei e tesori nascosti, verrà generato casualmente e potremo decidere le sue dimensioni tra Piccolo, Medio e Grande, che corrispondono anche a diversi livelli di difficoltà (e garantiscono un' ottima rigiocabilità). Il primo passo da compiere è quello di costruire un rifugio sicuro, utilizzando pietre e legna raccolti nei paraggi con l'ausilio di Ascia e Piccone, e renderlo abitabile dotandolo di muri, porte, tavoli e sedie. Dopodichè bisognerà procurarsi il Tavolo da Lavoro, il Telaio e la Fornace, strumenti necessari per costruire tutto quello di cui avremo bisogno. Esattamente come in Minecraft, l'operazione di crafting svolge un ruolo essenziale: abbinando i materiali giusti potremo ricavare armi, armature, mobili, martelli e tanti altri equipaggiamenti essenziali per proseguire nell'avventura. Ovviamente l'esplorazione diventerà ben presto una pratica quotidiana da svolgere con regolarità, visto che i materiali più rari si trovano quasi sempre nelle zone più remote degli scenari: più scaveremo a fondo, maggiori probabilità avremo di incappare in tesori e materiali rarissimi. Non poteva mancare il classico ciclo giorno/notte: alla luce del sole potremo esplorare le ambientazioni in tutta tranquillità (o quasi), ma con il buio usciranno allo scoperto nemici di tutti i tipi pronti a perseguitarci senza sosta, come Zombie o fastidiosissimi Occhi di Demone. Discorso diverso invece per quanto riguarda il sottosuolo: nelle profondità della terra i nemici non ci daranno tregua, a prescindere dal momento della giornata. Naturalmente i nemici variano da luogo a luogo: il mondo di gioco infatti è composto da paesaggi di tutti i tipi (boschi, deserti, grotte, vulcani e altre sorprese) e ognuno di essi è accompagnato da creature e pericoli differenti.

 

 

Fin qui niente di nuovo. In effetti le somiglianze con Minecraft rasentano l'incredibile. Terraria però riesce a rendere questa formula infinitamente più varia e divertente, visto che nascosti nel mondo di gioco troveremo personaggi secondari, missioni da completare e tutta una serie di Boss da sconfiggere, in pieno stile Gdr. Potremo dire che si tratta di una vera e propria avventura da costruire su misura: il giocatore può darsi da fare per sconfiggere i boss e proseguire nelle "vicende", oppure può tranquillamente lasciarsi andare al cazzeggio puro e semplice, demolendo e costruendo tutto ciò che vuole senza un filo logico da seguire.

La versione console ripropone tutte le caratteristiche della versione PC, racchiuse in appena 35 megabyte di gioco, e gli utenti PS3 possono godere anche di qualche esclusiva interessante come nuovi nemici ed equipaggiamenti. Naturalmente sono presenti altre feature di cui vantarsi: innanzitutto è presente una modalità splitscreen fino a quattro giocatori, oltre alla classica modalità online per otto giocatori. Inoltre, i caricamenti sono sensibilmente ridotti rispetto all'originale, dal tempo richiesto per la creazione del mondo di gioco a quello necessario per ricominciare dal checkpoint in caso di morte.

Se avete già giocato all'originale, comunque, il mio consiglio è quello di passare oltre: le novità sono trascurabili, e il sistema di controllo su console è particolarmente ostico. Niente che non si possa risolvere con la pratica, ovviamente (sono necessarie un paio d'ore per prendere confidenza con i comandi), ma la superiorità dell'accoppiata mouse+tastiera è innegabile, e l'operazione di conversione in questo senso non è avvenuta nel migliore dei modi. Le fasi di combattimento ed esplorazione si svolgono senza intoppi, ma le fasi di costruzione/demolizione e, in particolare, la navigazione nel menù dell'Inventario sono un pò più legnose e poco intuitive. I giocatori alle prime armi, o quelli che non sono disposti a dedicare troppo tempo e fatica per "entrare nel vivo" del gioco, difficilmente supereranno uno scoglio simile. A tutti gli altri dico: non arrendetevi alle prime difficoltà, e cercate di sopportare i primi momenti di frustrazione. In Terraria infatti non è presente alcuna "guida", e il giocatore viene lasciato completamente allo sbando dall'inizio alla fine: nonostante un piccolo tutorial iniziale, adatto soprattutto per prendere confidenza con i comandi, per tutto il resto del tempo dovremo scoprire da soli il funzionamento di certe meccaniche (come gli oggetti necessari per costruire gli equipaggiamenti più avanzati), apprendendo tutto quello che c'è da sapere direttamente sul campo. Una soluzione che piacerà agli hardcore gamers, ma che scoraggerà sicuramente chi non è disposto a perdere ore e ore tra crafting e sperimentazioni.

 

 

Graficamente è... un gioco a 8 bit. Punto. Da un certo punto di vista una grafica del genere oggigiorno può sembrare improponibile, ma chi apprezza la pixel-art noterà un sacco di dettagli estetici, una grandissima varietà di luoghi e oggetti, e soprattutto uno stile visivo unico e inimitabile. Il mondo di Terraria è coloratissimo, stilizzato, antiquato, ma non per questo realizzato con poco amore, anzi: la cura per i dettagli si nota ovunque, un vero omaggio ad una generazione che ha fatto la storia dei videogiochi. Lo stesso discorso si può fare per il sonoro: gli effetti sono molto classici e stereotipati, e la OST è composta da una manciata di brani che si alternano regolarmente col variare delle ambientazioni e col passaggio dal giorno alla notte. Quindi se apprezzare o no un comparto tecnico del genere, questo dipenderà solo da voi.

L'unico aspetto che non lascia spazio a critiche è la longevità: se vi piace il genere e vi lasciate catturare dal suo fascino, Terraria può diventare un gioco virtualmente infinito. Il tempo richiesto per completare gli obiettivi principali e sconfiggere tutti i boss dipende esclusivamente dalle vostre abilità (si parla, in ogni caso, di decine di ore), ma la libertà concessa al giocatore di fare/costruire/distruggere quello che vuole rende le partite sempre divertenti e stimolanti anche sul lungo termine: ogni piccolo traguardo raggiunto (come riuscire a sconfiggere un determinato nemico, a costruire un determinato oggetto, ad aumentare una statistica o a sopravvivere all'interno di un dungeon) riempie il giocatore di immensa soddisfazione, stimolandolo ulteriormente a migliorarsi e a proseguire in cerca di un nuovo obiettivo. Se poi avrete la fortuna di trovare un paio di amici con cui condividere un'esperienza del genere, il divertimento schizzerà alle stelle e riuscire a staccarsi diventerà una vera impresa. E' anche possibile attivare in ogni momento il PvP, ma di fatto si tratta semplicemente di un' opzione che abilita il "fuoco amico" e che in fin dei conti non stimola mai i giocatori a scontrarsi a vicenda, anzi: Terraria è un gioco così impegnativo e difficile che la collaborazione con gli altri giocatori viene quasi naturale.

 

Per concludere, Terraria si conferma anche su console un'esperienza da non perdere: sotto ad un'estetica banale e arretrata si nasconde un gioco veramente profondo, longevo e articolato, con tanta esplorazione e una libertà di azione totale. Se amate mettervi alla prova con titoli impegnativi e non vi spaventa l'idea di trascorrere ore di addestramento intensivo allora vi consiglio di provarlo, soprattutto considerando il prezzo onestissimo della versione digitale.

 

PREGI

Un mondo virtuale nelle nostre mani

Libertà di azione totale

Esplorazione a gogo

Un sacco di cose da fare, vedere e scoprire

Molto più profondo di quanto può sembrare

DIFETTI

Controlli un pò scomodi

Ritmo di gioco "vecchio stile"

A tratti troppo difficile

 

GRAFICA...............N.C.

SONORO...............N.C.

GIOCABILITA.........N.C.

LONGEVITA...........N.C.

GLOBALE.................N.C

 

A cura di: Marco Tessarolo